Beirut. Un sottufficiale dellesercito italiano è stato trovato privo di vita allalba di martedì a Shama, nel Libano del sud, allinterno della base militare Unifil che ospita il contingente italiano dei caschi blu dellOnu.
Il militare, originario di Palmanova (Udine), prestava servizio presso il battaglione logistico Ariete di Maniago (Pordenone). Era in Libano dallo scorso mese di maggio e lavorava presso il Combat Service Support Battalion. Secondo quanto si è appreso da fonti locali, il primo maresciallo è rimasto ucciso da un colpo partito dalla sua arma di ordinanza mentre era da solo di servizio sul posto di guardia.
Al momento le ipotesi più accreditate sono che il colpo sia partito accidentalmente, cioè un incidente, oppure che si sia trattato di un gesto volontario. Esclusa invece lipotesi che il militare – tornato da poco da una licenza a casa – possa essere stato colpito da altri.
In una nota, il cordoglio del presidente della commissione Affari esteri della Camera, Fabrizio Cicchitto. In attesa di conoscere le cause della sua morte rivolgiamo ai familiari del sottufficiale italiano le nostre più sentite condoglianze. Cogliamo loccasione per ricordare che i nostri militari dellUnifil stanno da tempo svolgendo una missione delicatissima ai confini tra il Libano e Israele come forza di interposizione fra gli Hezbollah e il territorio israeliano, sottolinea Cicchitto.