Alluvione nel Trevigiano, i funerali delle vittime

di Redazione

 Treviso. Funerali a Pieve di Soligo per le quattro persone morte a Refrontolo dopo il violento acquazzone che, sabato 2 agosto, aveva fatto esondare il torrente Lierza, mentre era in corso la festa della Pro Loco, con centinaia di partecipanti.

Alle esequie hanno preso parte oltre 4 mila persone cui si aggiungono coloro che hanno seguito la funzione dalle dirette televisive e da un maxischermo montato in un cinema cittadino. Infatti molte delle persone che assistevano alla celebrazione dal piazzale e dalle strade circostanti si sono spostate, pochi istanti prima dell’inizio, nella sala cinematografica dove è stato allestito un collegamento diretto, perché disturbate da una leggera pioggia iniziata a cadere intorno alle 15.

Il monsignor Corrado Pizziolo dopo la messa ha letto un messaggio di vicinanza e di consolazione alle famiglie del patriarca di Venezia, Francesco Moraglia, a nome di tutti gli arcivescovi e vescovi del Nordest. L’arciprete di Pieve di Soligo, monsignor Giuseppe Nadal ha spronato a “ricercare le cause” di quanto accaduto, ma “soprattutto i rimedi perché tragedie come queste non debbano ripetersi” e ha invitato le Pro Loco “a non scoraggiarsi’.

A ricordare le vittime Maurizio Lot, Luciano Stella, Giannino Breda e Fabrizio Bortolin presenti anche il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, il presidente del Consiglio regionale veneto, Clodovaldo Ruffato, alcuni parlamentari locali e numerosi sindaci. Zaia ha dichiarato che “i volontari non devono essere messi sul banco degli imputati, sono gli unici non responsabili”, in relazione alle polemiche sull’organizzazione della sagra investita dall’esondazione del torrente.

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