Salernitana, Somma: “Mi hanno cacciato addossando colpa ai miei giocatori”

di Redazione

 “I giocatori in questo caso non c’entrano niente. Sono stati usati per innescare una miccia”.

Mario Somma dà la sua versione dei fatti in relazione all’esonero dalla guida tecnica della Salernitana. In conferenza stampa al Polo Nautico l’ormai ex tecnico dei granata, sostituito nel giro di 24 ore da Claudio Lotito, mostra tutta la sua amarezza (“Mi hanno cacciato via. Mi hanno strappato un sogno”) e ha un sol nome nel mirino: Angelo Fabiani.

È al direttore sportivo della Salernitana che Somma tende ad attribuire la responsabilità di ciò che è accaduto. L’allenatore silurato fa una cronistoria degli eventi delle ultime settimane partendo dall’amichevole di Eboli con il Parma, al termine della quale vi furono grosse tensioni. Somma fu multato: 3.900 euro tolti da uno stipendio di 30mila. “Se questo sei tu, io con te non ci lavoro e me ne vado” sostiene di aver detto Somma a Fabiani in quell’occasione e dice anche che il ds, nei giorni a seguire, cerca di ricomporre la frattura. Fino al momento dell’esonero.

Questo il racconto di Somma: “Domenica alle 14,30 Fabiani mi manda un sms e chiede di vedermi. Lascio le mie cose a Volpe perché dovevo tornare alla ripresa degli allenamenti. Fabiani viene fino a casa mia e mo comunica l’esonero. Io gli chiedo spiegazioni e lui risponde perché alcuni giocatori non erano contenti della mia gestione. Ammesso e non concesso fosse così – riflette Somma al cospetto dei giornalisti – chi sta fuori non può mai essere contento. Ma io sono convinto che i giocatori in questo caso non c’entrano niente: sono stati usati per innescare una miccia. Mounard, Foggia e Ginestra si sono sempre comportati benissimo. Pasquale, finché non aveva avuto il problema delle coliche, l’ho sempre tenuto in considerazione e portato ad esempio agli occhi di tutto il gruppo e dei tifosi”.

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