Reporter decapitato: il filmato è autentico?

di Redazione

 Washington. Il filmato della decapitazione del giornalista James Foley è autentico? E’ il dubbio di alcuni esperti che metterebbero in discussione non la responsabilità dei terroristi quanto la realtà della “scena”.

Mettendo a confronto le immagini che appaiono nel video sembra che alle spalle di Foley vi siano due uomini diversi. Il primo, più piccolo, pronuncia il “discorso”, l’altro più grande esegue la condanna. Qualcuno ipotizza che potrebbe esserci stato un cambio nel ruolo del boia, che dunque potrebbe non essere l’ormai famigerato “John”, l’uomo vestito di nero dal forte accento inglese.

Un cambio forse deciso dall’Isis per far apparire un portavoce in grado di esprimersi in un ottimo inglese e così fare in modo ampliare il messaggio, lasciando poi il lavoro sporco ad un altro. Il terrorista, infatti, passa sei volte la lama sul collo della vittima ma non c’è traccia di sangue. Il militante, inoltre, impugna un coltello non molto grande, poco per eseguire una decapitazione. Mentre solo dopo appare nel video un secondo pugnale, più lungo, abbandonato a terra.

L’esecuzione, dunque, potrebbe essere avvenuta in seguito e quella mostrata sarebbe stata solo uno “spot”. Le autorità, intanto, da alcuni giorni affermano che sono sul punto nell’identificare l’assassino. Forse addirittura l’avrebbero già individuato.

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