Libia, il filo-islamista Omar al Hassi nominato nuovo premier

di Redazione

Omar al HassiTripoli. Una personalità filo-islamista, Omar al Hassi, è stato incaricato dall’Assemblea libica uscente, il Consiglio generale nazionale (Gnc), di “governo di salvezza” nazionale mentre il Paese è ancora amministrato da un esecutivo provvisorio.

Lo ha riportato una televisione araba. Hassi ha ricevuto il mandato nel corso di una riunione a Tripoli del Gnc, ha precisato l’emittente televisiva Annabaa (vicina agli islamisti), senza specificare quanti parlamentari di questa assemblea abbiano votato a favore di questa decisione. La riunione si è aperta senza il quorum, ha precisato l’emittente.

Il Parlamento in Libia ha nominato un nuovo capo di stato maggiore della difesa, che avrà il compito di affrontare le milizie armate che hanno assunto il controllo di vaste aree del paese.”Il colonnello Abdel Razzak Nadhuri è stato scelto da 88 dei 124 parlamentari presenti ed è stato promosso a generale” ieri, ha spiegato il portavoce del parlamento Mohammed Toumi.

Ha intanto preso il via lunedì, in Egitto, il vertice dei paesi del nord Africa per discutere della situazione in Libia. Fra gli organizzatori dell’incontro, il ministro degli Esteri algerino Ramadan Lamamra atterrato sabato sera al Cairo. I disordini che stanno avvenendo in Libia rappresentano una minaccia per i paesi confinanti, in particolare l’Egitto e Algeria.

Da sabatole milizie islamiche controllano l’aeroporto di Tripoli, mentre continuano i raid aerei di forze non identificate contro le postazioni islamiste nella capitale e a Misurata.Il summit dei Paesi confinanti con la Libia invita le parti in conflitto ad avviare un dialogo nazionale che porti alla fine di tutte le operazioni militari, al caos e alla violenza nel Paese. Lo afferma l’agenzia Mena. Al summit partecipanoEgitto, Ciad, Mali, Tunisia e Algeria, oltre al ministro degli Esteri libico. L’Egitto ha proposto un’iniziativa per rispettare l’integritàterritoriale libica e non consentire interferenze esterne.

“L’Unione europea deve intervenire tra le forse in campo: molti problemi dell’immigrazione derivano dal fatto che il Paese [la Libia, ndr] è fuori controllo”. Lo afferma il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Sandro Gozi, conversando con i giornalisti in occasione del Meeting di Comunione e Liberazione.

La Libia chiederàal Consiglio di sicurezza Onu del 27 agosto di “intervenire per lottare contro il terrorismo e portare avanti il processo politico” in forza del capitolo VII della Carta Onu. Lo ha detto il ministro degli Esteri libico, in conferenza stampa al Cairo. “Non chiediamo un intervento militare ma che l’Onu completi la sua missione”.

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