Impalcature nel centro storico, Ciontoli: “Si accelerino i tempi delle opere”

di Redazione

 Caserta. Il consigliere comunale Antonio Ciontoli, premettendo che “l’immagine della città viaggia e si veicola attraverso il decoro dei suoi palazzi, nelle more che l’impegno dei privati abbia ad assumere iniziative concrete nella direzione di un recupero delle facciate dei palazzi in evidente stato di degrado”, …

… invita il sindaco Pio Del Gaudio “ad impartire precise disposizioni ai dirigenti in indirizzo affinchè aree di rilievo del centro storico della città e delle frazioni, occupate da anni da impalcature contenitive di vecchi stabili e/o di ruderi urbani, abbiano ad essere, con ogni rapidità, rese libere dagli inopportuni ed antiestetici stati di impedimento, che creano insicurezza al passaggio dei cittadini ed alla stessa circolazione”.

“A tal riguardo – spiega Ciontoli in una nota inviata al primo cittadino – si rappresenta l’esigenza che gli uffici preposti emanino un preciso regolamento che partendo da tempi medi di costruzione e/o di manutenzione degli stabili e di un tempo eventuale di proroga, procedano poi ad imporre, attraverso un crescendo di oneri di occupazione di suolo pubblico, l’esigenza di una rapida rimozione delle gravosissime impalcature che, in alcune zone, come ad es. Via Vico hanno distrutto una intera economia, creando un vulnus commerciale per circa 15 attività e su un tratto di oltre 50 metri”.

“Le stesse condizioni di degrado – continua Ciontoli – si sono intervallate su più aree di via S. Antida così come nella centralissima Via Redentore dove da oltre 8 mesi l’impalcatura ivi collocata, per cingere in sicurezza il palazzo delle Poste, non ha visto, ad oggi, avviare alcuna attività per la eliminazione del disagio ed il ripristino del decoro e della sicurezza di un palazzo che dovrebbe, peraltro, essere sottoposto, per la sua storicità, ai vincoli architettonici della Soprintendenza”.

Secondo Ciontoli “questi tre esempi, posti nel cuore nevralgico e pulsante della città, possono costituire il parametro di raffronto con altre decine di casi similari che purtroppo continuano a delimitare aree che evocano, nella mente di chi li ha vissuti, gli effetti del bombardamento nei cui crateri si annidavano colpe storiche, sporcizie, animali e pericoli di ogni specie”.

Da qui l’invito del consigliere “a voler intraprendere tutte le iniziative utili affinchè con le opportune verifiche e controlli si addivenga in tempi celerissimi ad appurare la durata delle realizzazione dei lavori, ma soprattutto la data di eliminazione degli impedimenti strutturali che dovranno essereresi noti e pubblici alla cittadinanza”.

Fatta eccezione per i cantieri aperti ed in cui sono in corso i lavori di ricostruzione o manutenzione straordinaria, Ciontoli chiede che “sia effettuato, con ogni urgenza, un censimento di queste aree di degrado che, in capo ad un certo numero di anni, potrebbero, esse stesse, essere fonte di cedimento strutturale. Tale censimento, sia reso pubblico e consegnato alla cittadinanza attraverso il sottoscritto e l’esposizione sul sito comunale”.

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