Casapesenna, immigrati in un capannone: De Rosa invoca chiarezza

di Redazione

 Casapesenna. Emergenza immigrati, il sindaco De Rosa pone degli interrogativi all’amministrazione provinciale e alla Prefettura della città capoluogo.

E’ di non molte ore fa una notizia arrivata in Comune dove, seppure in modo informale, si comunica l’arrivo di duecento immigrati che saranno accolti in una struttura privata, ad oggi adibita a capannone industriale, sita sul territorio al confine tra Trentola Ducenta e Casapesenna. Spesso, però, le “voci di popolo” nascono da basi concrete, ed il tam-tam è immediato.

Il casonasce da un bando della Prefettura di Napoli, denominato Mare nostrum, per individuare siti disponibili all’accoglienza degli immigrati. Ad aggiudicarsi il bando sembra che sia stata un’agenzia di Caivano che, probabilmente a tale scopo, ha preso in affitto il capannone di Trentola. Mettendo insieme questi dati i conti tornano, e dalle voci informali si potrebbe passare alla certezza dei fatti.

“Sia ben chiaro – afferma Marcello De Rosa – nulla contro gli immigrati, anzi proprio perché meritano estremo rispetto, che si concretizza in condizioni di vita decorose, vorrei delle risposte chiare sulla loro collocazione. In primis – sottolinea il sindaco – vorrei capire, soprattutto a nome della comunità che rappresento, se ci sono tutte le condizioni igienico-sanitarie per un’accoglienza di tali proporzioni. E quando si parla di condizioni sanitarie – continua De Rosa – significa anche preventivare visite mediche, per la tutela della salute sia degli ospitati che dei residenti”.

“Se è vero che la struttura – prosegue il primo cittadino – dal punto di vista amministrativo sorge sul territorio di Trentola, è anche vero che geograficamente è attigua a Casapesenna e San Cipriano, per cui vorrei che ci fosse una presa in carico da parte di tutti”.

Il sindaco De Rosa lancia anche l’invito agli amministratori dei Comuni limitrofi affinché si convochi un tavolo di concertazione per la gestione di quella che può, a tutti gli effetti, essere definita una nuova emergenza territoriale. Quindi, ad essere chiamati in causa sono anche i responsabili dell’amministrazione provinciale e della Prefettura casertana.

“I problemi – conclude il sindaco – non devono mai ricadere su un singolo comune, facciamo parte di un territorio molto ampio, per cui dobbiamo ragionare nell’ottica della territorialità e della gestione congiunta di ogni singola emergenza. Siamo Enti locali, quindi è giusto che ognuno faccia la sua parte ma soprattutto che nessuno venga lasciato solo”.

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