Casapesenna, De Rosa su caso migranti: “Evitare il finto buonismo”

di Redazione

 Casapesenna. E’ già polemica sul presunto arrivo di duecento cittadini extracomunitari sul territorio tra Trentola e Casapesenna.

Nonostante il sindaco Marcello De Rosa abbia evidenziato il problema con largo anticipo, mostrando un eccesso di zelo rispetto a tutte le azioni da intraprendere per un’accoglienza ottimale, ritiene che le sue dichiarazioni siano state manipolate o mal interpretate.

“Mostrare preoccupazione – sottolinea De Rosa – per il presunto arrivo di un alto numero di migranti, significa essere dalla loro parte, per il semplice fatto che non mi risulta ci siano strutture idonee ad accogliere tante persone. Se poi – prosegue – vogliamo fare del finto buonismo di stampo populista, è molto facile farlo. Ponendosi degli interrogativi, invece, si rischia di essere accusati di razzismo. E’ vergognoso. I veri razzisti, travestiti da uomini di pietas, sono coloro che non si chiedono cosa significhi il termine accoglienza”.

“Accogliere – continua De Rosa – significa garantire i diritti fondamentali per una vita dignitosa. Posso nutrire dei dubbi sulla qualità di un’ospitalità in un capannone ad uso industriale? Per non parlare dei problemi igienico-sanitari la cui tutela è un dovere per chi è a capo di una comunità. Si parla anche – continua il sindaco – di litigi a distanza tra sindaci, io non me ne sono accorto. Credo che, invece, sia davvero grave manipolare delle dichiarazioni per riempire pagine di giornale, per cui anche il dramma dei migranti passa in secondo piano”.

“Le mie perplessità – conclude il sindaco – riguardano anche la problematicità del nostro territorio. Non possiamo far finta che improvvisamente tutti i nostri problemi siano scomparsi. E non possiamo far finta di non vedere che in più occasioni nessuno si è occupato delle strade provinciali ridotte a roghi. Il buonismo crea consensi, il realismo inchioda alle responsabilità”.

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