“Game over” per il calcio carinarese, la rabbia dei tifosi

di Antonio Taglialatela

 Carinaro. E’ “game over” e sembra che nessuno voglia provvedere allo “insert coin to continue!”.

Utilizzano questo linguaggio da videogame i tifosi carinaresi per denunciare “l’indifferenza”, quella delle istituzioni, e non solo, che “uccide lo sport”, in questa circostanza la squadra di calcio cittadina. In una lettera aperta inviata all’amministrazione comunale scrivono: “Quella del 25 luglio è stata l’ultima chiamata e se qualcuno aveva davvero intenzione di fare qualcosa per il calcio a Carinaro doveva parlare allora. Adesso è meglio che taccia per sempre! È difficile credere all’ipotesi che vede la squadra di calcio cittadina non iscritta al prossimo campionato di competenza dopo gli entusiasmanti campionati scorsi. Ma questa è la situazione, che piaccia o no. Questo è un ulteriore schiaffo morale ed una vergogna per il paese e tifosi”.

“E’ mai possibile – si chiedono i tifosi – che in una città di quasi 7mila abitanti, con una zona industriale abbastanza ampia comprendente di colossi commerciali, non si riesca a far coinvolgere qualcuno davvero interessato allo sport, così come avvenuto nei paesi a noi vicini? A Carinaro, se non si trova l’appassionato di turno, non si riesce a fare neanche il minimo! Garantire l’iscrizione al campionato e magari non facendo pagare il campo (compensando con i servizi che deve il gestore al Comune) potevano essere indizi di una volontà forte di salvare la squadra ed il calcio. Una salvezza che non c’è stata”.“Tutto ciò – continuano nella lettera – lo troviamo veramente assurdo. Bisogna capire che la squadra non è di poche persone, il Carinaro è un patrimonio del paese e dei tifosi”.

Intanto, i tifosi fanno sapere che cercheranno di mantenere alto l’interesse “affinché il Calcio a Carinaro non venga definitivamente eliminato, lasciando spazio alla mercificazione dello stesso con le scuole calcio”.

“La Carinaro calcistica, dopo anni di storia e di successi, con campionati trascorsi anche in Promozione, non può e non deve nuovamente morire!”, concludono i tifosi, che avvertono: “Non ci venite a dire che ci sono le scuole calcio con il loro nobile fine pedagogico, è una mortificazione ancora maggiore per il paese e per i tifosi!”.

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