Obikà elimina Caserta dalla mappa della mozzarella: “Un oltraggio”

di Redazione

 Caserta. Il noto franchising di “mozzarella bar” Obikà ha eliminato il Casertano dalla mappa di produzione del prodotto.

Una iniziativa “assolutamente ingiustificabile”, come sostiene Lino Fierro della sezione lattiero-casearia di Confindustria Caserta che, tra l’altro, ritiene “inspiegabile il silenzio del consorzio di tutela che tace di fronte al grave oltraggio”.

“Cancellare la Terra dei Mazzoni – continua Fierro – significa ignorare le origini della mozzarella di bufala e non considerare che la sola provincia di Caserta incide sull’intera produzione dop per oltre il 60%”. “Ora, forti della legge per la tracciabilità, promossa da Confindustria e Regione, superato il gap del doppio caseificio, abbiamo tutti gli strumenti per la difesa e la valorizzazione. Ma tutto ciò – sottolinea Fierro – continuerà ad essere una chimera se non si riuscirà ad intraprendere una strategia comune a tutti gli attori della filiera”.

“La tutela di un prodotto Dop come la mozzarella non ci consente di non intervenire in qualità di rappresentanti di istituzioni per far sì che si ripristini la corretta informazione ai consumatori circa la mappa dei territori dove si produce, appunto, la mozzarella dell’areale Dop”. A dichiararlo, in maniera congiunta sono i presidenti rispettivamente di Provincia e Camera di Commercio: Domenico Zinzi e Tommaso De Simone.

“Il nostro intervento non è contro l’iniziativa del privato che è meritevole ed anzi raccoglie tutto il nostro sostegno – hanno spiegato Zinzi e De Simone – ma è solo per ristabilire la verità rispetto ad un dato oramai noto e cioè che i caseifici della provincia di Caserta sono tra i maggiori produttori di mozzarella Dop (più del 50% della produzione in Campania proviene da Terra di Lavoro) in Campania e non essere menzionati in una mappa descrittiva danneggia l’immagine di un territorio oltre che non mettere in condizione il consumatore di avere un’esatta conoscenza”.

“Per questo motivo – hanno concluso Zinzi e De Simone – abbiamo pensato di convocare un tavolo a cui far sedere tutte le istituzioni preposte dalla Regione al Consorzio di tutela della mozzarella, nonché le associazioni che si battono per la tutela di prodotti Dop affinché possiamo, tutti insieme, stabilire la posizione da assumere per salvaguardare la nostra produzione”.

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