Città della Scienza, M5S: “No a ricostruzione sulla spiaggia”

di Redazione

 Napoli. Il Movimento 5 Stelle torna ad interrogare il Governo sul destino del SIN Bagnoli – Coroglio, e lo fa tramite un’interrogazione parlamentare depositata ieri in Senato a prima firma della senatrice Paola Nugnes e sottoscritta da altri dieci parlamentari del M5S, indirizzata al Ministro dell’ambiente Galletti.

Contestualmente, gli attivisti del M5S Napoli hanno inviato una lettera aperta al Comune in cui pongono dieci domande sul futuro di Bagnoli.

L’INTERROGAZIONE PARLAMENTARE. Il M5S si oppone alla ricostruzione di Città della Scienza sulla spiaggia di Bagnoli, ricordando al Ministro che su quella zona gli strumenti urbanistici vigenti prevedono il ripristino del litorale e la destinazione della spiaggia ad uso pubblico, così come deliberato dal Comune di Napoli a seguito di una petizione sottoscritta da 14mila cittadini napoletani. Chiediamo al Ministro se non intenda valutare uno spostamento dell’edificio nell’entroterra e se sia in possesso del certificato di avvenuta bonifica del suolo su cui insiste Città della Scienza, poiché ai cittadini di Bagnoli che ne hanno fatto richiesta non è mai stato esibito. L’interrogazione sollecita inoltre il dicastero sulle misure da promuovere per recuperare dalle società Ilva, Eternit e Cementir le somme necessarie a coprire i costi per la completa bonifica dell’area.

Il Ministro dovrà anche riferire se è a conoscenza degli ostacoli frapposti fin dall’inizio alle attività di controllo della Commissione comunale di Vigilanza sulle attività della Bagnoli Futura SpA, istituita nel 2005, ma entrata in funzione soltanto nel 2007. Ricordiamo che nella relazione conclusiva della Commissione si evidenziavano i ritardi accumulati rispetto al piano di intervento della Bagnoli Futura, alla bonifica della linea di costa e dei fondali marini. Inoltre la relazione parlava di “numerosissime ed inquietanti anomalie procedurali” relative ad imprudenze nella gestione della bonifica, inadeguatezza dei bandi di gara, superficialità nell’affidamento degli appalti.

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Dal 2013 si è aperto un procedimento penale a carico di numerosi amministratori pubblici ed industriali per la mancata bonifica di Bagnoli, che secondo la Procura avrebbe provocato un disastro ambientale. Poiché dal quadro attuale si evince una contaminazione dovuta da idrocarburi, PCB, metalli pesanti e amianto, i parlamentari chiedono infine al Ministro se siano state intraprese delle misure volte a scongiurare pericoli per la salute dei cittadini di Napoli e in particolare del quartiere Bagnoli – Fuorigrotta, anche in accordo con il Ministero della salute.

LETTERA AL SINDACO DI NAPOLI. Nel corso di una seduta del Consiglio comunale del 16/06/2011, il sindaco de Magistris fece questa dichiarazione: “…stiamo già al lavoro per creare le condizioni perché a Bagnoli si possa immediatamente ripartire non come è stato fatto nel passato per costruire abitazioni private, ma per rilanciare l’innovazione tecnologia, la ricerca, il terziario, la piccola e media impresa, il turismo, per restituire il mare e la spiaggia ai bagnolesi, ai napoletani e a tutti i turisti che vogliono venire a Napoli!”.

In virtù di quelle parole che ad oggi sono state disattese, il MoVimento 5 Stelle Napoli ha inviato una lettera aperta al sindaco e all’assessore all’urbanistica Piscopo, ponendo dieci domande sul futuro che il Comune ha in serbo per Bagnoli. In particolare il M5S Napoli ricorda che in quell’area non potrà essere realizzata nuova edilizia residenziale, poiché l’area di Bagnoli sarà inclusa nella zona rossa del Piano di rischio vulcanico dei Campi Flegrei annunciato dall’INGV e dall’assessore regionale Cosenza qualche mese fa.

Si chiede poi perché il Parco dello Sport non sia stato ancora aperto, nonostante il sindaco ne avesse prospettato l’imminente apertura già nel 2012. Si chiede se Nisida diverrà un porto turistico o un parco naturale protetto e se vi siano all’esame ipotesi di delocalizzazione del carcere minorile.

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