Assenza in Consiglio, Castaldo (Pd): “E’ stata una scelta politica”

di Antonio Arduino

Antimo Castaldo Aversa. Il Partito Democratico non ci sta ad ascoltare senza ribattere le affermazioni fatte dal sindaco Sagliocco nel corso di una video intervista in cui accusa l’opposizione di disinteresse delle problematiche cittadine per essere stata assente al Consiglio comunale in cui sono stati approvati all’unanimità i regolamenti necessari all’applicazione della Tasi, Tari, Imu, Iuc.

“L’assenza dell’opposizione – spiega Antimo Castaldo – è stata una scelta dettata da motivazioni politiche e non dalla necessità di godere di un periodo di vacanza, per chi era già in ferie. Questo vale per il consigliere del mio partito ma anche per tutti gli altri suoi colleghi dell’opposizione. Quando il sindaco afferma che i componenti della opposizione avevano approvato in commissione i regolamenti presentati in consiglio non dice le cose realmente accadute. Perché il nostro consigliere Marco Villano, giusto per fare un esempio, non aveva approvato quel regolamenti”.

“Inoltre, in tema di regolamenti, ricordo – prosegue il dirigente del Pd – che quello relativo alla Iuc richiedeva una serie di emendamenti che non sono stati esaminati e che per questo motivo il nostro consigliere, insieme a Cella, Candida e Pandolfi, dopo aver disertato la prima convocazione aveva chiesto un incontro chiarificatore con primo cittadino”. “Data la delicatezza degli argomenti da trattare in consiglio i quattro componenti dell’opposizione ritenevano necessario – sottolinea Castaldo – un incontro chiarificatore, preliminare al voto da dare in aula”. “Però, come ammesso dallo stesso sindaco nella video intervista, l’incontro non c’è stato”, ricorda l’esponente dell’opposizione.

“Di conseguenza è diventata obbligatoria la scelta di saltare la seconda convocazione. Non c’era altro da fare – dice – di fronte alla chiusura dell’amministrazione alla richiesta di dialogo, confermata da un evidente, stando ai fatti, richiamo all’ordine dei consiglieri di maggioranza che, essendo già in vacanza, avevano marinato la prima convocazione, dove erano presenti soli in tre. Tant’è che giovedì in aula c’era solo la maggioranza che con i suoi 12 risicati voti comprensivi anche di quello dell’ex indipendente Santulli, vero ago della bilancia di questa amministrazione, più quello del sindaco, si è approvati i regolamenti”.

“Premesso che la maggioranza ha l’obbligo di assicurare il numero legale, cosa che non ha fatto in prima convocazione, considerando che il bilancio di previsione dell’anno 2014 sarà approvato a fine settembre o subito dopo, stando a quanto si è letto nel comunicato emesso dall’amministrazione successivamente al consiglio, appare evidente che non ci sarebbe stato alcun tipo di problema se si fosse rinviato il consiglio ai primi giorni di settembre permettendo una più ampia disamina e discussione sull’argomento, in modo da ottenere anche la preventiva approvazione dell’opposizione in sede di commissione”.

“Quale esponente della direzione del Pd ritengo – spiega ancora Castaldo – che quando un’intera opposizione decide di andare sull’Aventino un sindaco deve sentire l’obbligo di capire il perché di un equilibrio consiliare che si regge su un solo voto di scarto”. “Perché – conclude il dirigente dei democrat – basterebbe un niente, il cambio di rotta di uno dei 12 consiglieri fedeli per far cadere l’amministrazione. Un’eventualità che non va nell’interesse della città, ma solo in quello dei singoli”.

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