Concordia: riprendono le ricerche dell’ultima vittima

di Redazione

 Genova. Dopo l’approdo della Costa Concordia nel porto di Genova, iniziano oggi 28 luglio le operazioni propedeutiche allo smantellamento del relitto, con la sistemazione delle barriere antisversamenti e la realizzazione delle passerelle per i collegamenti con la banchina.

Priorità, inoltre, alle ricerche del corpo dell’ultimo disperso, cui saranno dedicate le prime settimane di lavoro. Per oggi è prevista la sistemazione della seconda barriera protettiva di panne, che impedirà la dispersione di materiale in acqua. Una prima fila di panne è già stata collocata domenica 27 luglio, oggi viene posta la seconda fila, quella di profondità, da ancorare al fondale mediante corpi morti.

La Concordia resterà al terminal Vte di Genova-Prà per circa 5 mesi, prima di passare alla zona delle riparazioni navali per la seconda fase dei lavori. I primi 15-20 giorni di lavoro secondo quanto stabilito saranno dedicati alle ricerche di Russel Robello.

L’uomo, di nazionalità indiana, poco più che trentenne, è l’ultimo disperso tra le vittime del naufragio all’Isola del Giglio. Il suo corpo potrebbe essere ancora imprigionato all’interno del relitto. Ora, il maggiore galleggiamento dell’imbarcazione consentirà infatti di ispezionare zone che prima erano sommerse e inaccessibili.

“E’ necessario realizzare percorsi di accesso ai ponti della nave – ha spiegato Giovanni Calvelli, responsabile delle relazioni esterne della Capitaneria di Porto di Genova – e mettere in sicurezza le scale e gli ambienti interni per garantire l’incolumità degli operatori”. Verrà poi predisposto un piano di ricerche, continua Calvelli “per acquisire le aree già ispezionate e concentrarsi sulle zone dove è più probabile che si trovi il disperso”.

Concluse le ricerche, si procederà con i lavori di alleggerimento che, nella fase apicale, impegneranno a bordo circa 200 persone. “Ci saranno gru e pontoni – ha spiegato il presidente dell’Autorità Portuale di Genova, Luigi Merlo – per rimuovere 18.000 tonnellate di materiali, arredi e pavimenti. Il materiale – ha concluso – sarà trasferito su chiatte per il trasporto fino al cantiere allestito sulla banchina del Vte, di fronte alla nave”.

“E’ stata un’impresa ma non è un lieto fine”, ha detto ieri il premier Renzi nel commentare l’approdo della nave a Genova. “Il trasferimento è avvenuto senza problemi per la grande competenza e professionalità di tutti coloro che stanno effettuando l’operazione” ha commentato in serata l’ad di Costa Michael Thamm dopo un breve incontro con il ministro Galletti.

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