Concordia, da lunedì il via al galleggiamento

di Redazione

 Isola del Giglio. Via libera all’ultima fase dell’operazione di rimozione della Concordia. Nella riunione tenuta sabato mattina nella sede del Dipartimento della Protezione Civile a Roma, l’Osservatorio per il monitoraggio ha dato l’ok all’operazione di rigalleggiamento.

Se le condizioni meteo lo permetteranno, dunque, lunedì mattina inizieranno le operazioni, che dovrebbero durare alcuni giorni. Se tutto procederà senza intoppi, la nave, trainata da rimorchiatori, lascerà l’isola del Giglio lunedì 21 luglio.

Nello specifico, le operazione di rigalleggiamento partiranno alle ore 6 di lunedì mattina. La prima fase prevede che la Concordia sia rimessa in galleggiamento di circa due metri dalle piattaforme e poi spostata, con l’aiuto dei rimorchiatori, 30 metri verso Est.

A quel punto la nave sarà saldamente ormeggiata e i tecnici potranno completare l’installazione e il tensionamento di alcuni cavi e catene e abbassare i cassoni del lato di dritta per far loro raggiungere la posizione definitiva. Seguirà poi il rigalleggiamento vero e proprio: un ponte alla volta dal ponte 6 al ponte 3 compreso. Complessivamente le operazioni richiederanno circa 6 o 7 giorni.

Gli ingegneri di Titan Micoperi hanno previsto che una volta completate le operazioni al Giglio, la linea di galleggiamento della Concordia sarà all’altezza del ponte 3. Quanto tutto sarà pronto per la partenza, il relitto verrà agganciato a due rimorchiatori oceanici a prua, mentre altri due rimorchiatori portuali faranno il supporto a poppa.

La rotta studiata prevede che la Concordia venga trainata ad est fino a 5 km dall’isola per poi piegare a sud passando a 10 km da Giannutri e successivamente dirigere verso la Corsica, un tratto lungo circa 100 km che passa 15 km a sud di Montecristo. A 25chilometri dalle coste dell’isola francese la Concordia virerà a nord trovandosi Bastia a 30 km ad ovest e, ad est, Capraia a 10 chilometri, Pianosa a 20 e l’Elba a 25 km. All’altezza dell’isola di Capraia i rimorchiatori metteranno la prua a nord-ovest per raggiungere Genova.

“Tutta l’area – afferma Costa nei documenti presentati al governo – è già soggetta ad un intenso traffico marittimo” e, in ogni caso, si tratta della rotta “più possibile lontana dalle isole e dalle coste”, una rotta che “abbia il minor impatto in termini di interferenza con il traffico marino e le aree protette”.

Una volta arrivata a Genova, dice ancora il progetto della Costa, la Concordia verrà sistemata lungo la diga esterna del terminal container di Voltri e, successivamente, in banchina: sarà questa la fase in cui il relitto verrà alleggerito attraverso la rimozione degli arredi che si trovano nei ponti al di sopra della linea di galleggiamento.

La nave sarà poi spostata al ‘Molo ex superbacino’ per la demolizione dei ponti e dei cassoni che hanno consentito il rigalleggiamento. Infine, quel che resta della Concordia verrà portato al ‘bacino 4’ per “tutte le operazioni restanti da eseguire in bacino di carenaggio, fino allo smantellamento finale e riciclaggio completo del relitto”.

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