Aereo algerino precipitato: Mariela Castro non era tra i passeggeri

di Redazione

 Niamey. Non c’era nessun italiano a bordo dell’aereo Air Algerie, operato dalla compagnia spagnola Swiftair, che si è schiantato oggi in Niger.

Stando alla lista passeggeri resa nota dal ministero dei Trasporti del Burkina Faso, sul volo viaggiavano 51 francesi, 27 cittadini del Burkina Faso, 8 libanesi, 6 algerini, 5 canadesi, 4 tedeschi, 2 lussemburghesi, 1 svizzero, 1 belga, 1 egiziano, 1 ucraino, 1 nigeriano, 1 camerunense e 1 maliano. I 6 membri dell’equipaggio erano tutti spagnoli.

”Le forze francesi di stanza in Mali hanno individuato il relitto del volo AH5017a metà strada tra Gao e Kidal, in una zona desertica di accesso molto difficile”: è quanto si legge sul sito internet dell’aeroporto di Ouagadougou, in Burkina Faso, da dove era partito l’aereo diretto ad Algeri. Nessuno italiano a bordo dell’aereodell’Air Algerie, operato dalla compagnia spagnola Swiftair, che si è schiantato oggi. Stando alla lista passeggeri resa nota dal ministero dei Trasporti del Burkina Faso, sul volo viaggiavano 51 francesi, 27 cittadini del Burkina Faso, 8 libanesi, 6 algerini, 5 canadesi, 4 tedeschi, 2 lussemburghesi, 1 svizzero, 1 belga, 1 egiziano, 1 ucraino, 1 nigeriano, 1 camerunense e 1 maliano. I 6 membri dell’equipaggio erano tutti spagnoli.

Mariela Castro, figlia del presidente cubano Raul Castro nonché nipote di Fidel, è stata la protagonista oggi di uno strano corto circuito informativo: data per morta sul volo dell’Air Algérie che si è schiantato mentre volava dal Burkina Faso all’Algeria, ha dovuto chiarire lei stessa dall’Avana di essere “viva, vegeta e in buona salute”. Tutto è cominciato quando il nome di Mariela Castro – 51 anni, direttrice del Centro Nazionale di Educazione Sessuale e deputata all’Assemblea Nazionale cubana – è comparso su una lista di passeggeri pubblicata sul sito Internet ufficiale dell’aeroporto di Ouagadougou.

“Fra i passeggeri del volo AH5017 si trovavano due funzionari europei di nazionalità francese inviati a Ouagadougou, e Mariela Castro, nipote di Fidel Castro, ex capo di Stato cubano”, si leggeva in un breve flash sul sito web. La notizia si è rapidamente diffusa in tutto il mondo, dato che la figlia del presidente cubano è nota a livello internazionale per le sue iniziative contro la discriminazione: ha partecipato a manifestazioni del Gay Pride all’Avana e anche in altre città del mondo e ha promosso la riforma che nel 2008 permise gli interventi chirurgici per il cambio di sesso dei transessuali nonché una legge che autorizzi le unioni gay, che però non è stata ancora varata.

Ma poco dopo da L’Avana è arrivata la smentita. Al microfono del canale news Telesur, con base in Venezuela, Mariela Castro ha dichiarato: “Sono viva, vegeta, felice e in buona salute”, precisando di essere all’Hotel Nacional della capitale. “Non capisco quale show hanno cercato di montare con una notizia tanto assurda come questa – ha commentato la nipote di Fidel – I media dovrebbero informare la gente, ma ancora una volta fanno show”.

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