Aereo abbattuto: aperta inchiesta internazionale

di Stefania Arpaia

 Kiev. Vogliono l’apertura di un’inchiesta internazionale, i leader mondiali, per scoprire i responsabili dell’abbattimento del boeing 777 della Malaysia Airlines, diretto a Kuala Lumpur.

L’aereo è precipitato in territorio ucraino, a 40 chilometri dalla Russia. Nessun sopravvissuto: 298 persone hanno perso la vita, di cui 80 erano bambini. La tragedia continua ad inasprire i rapporti tra Usa, Ue, Ucraina e Russia: Obama è convinto che i responsabili siano i separatisti ucraini, supportati dai russi che forniscono armi e materiali.

Anche il premier ucraino Arseny Yatsenyuk accusa Mosca e vuole che i responsabili siano giudicati dalla corte penale internazionale dell’Aja. Il premier ha dichiarato: “La Russia è andata troppo oltre”.

Putin respinge le accuse, definendole “stupide”, ma non dice chi sia il responsabile.

Annunciata una tregua di 4 giorni dagli stessi separatisti, che controllano la zona dove è caduto il velivolo, per permettere lo svolgimento delle indagini agli esperti dell’Ocse. Il loro leader, Andrei Purgin, ha garantito sicurezza a coloro che si recheranno nel loro territorio.

Inviati dalla Repubblica Popolare di Donetks, 600 uomini per vigilare sui corpi e sui resti dell’aereo. Anche gli Usa invieranno degli uomini dell’Fbi che avranno il ruolo di osservatori.

Intanto, è stato dichiarato il divieto di volare nell’area in cui sono in corsoleoperazioni militari. Le scatole nere dell’aereo potranno fornire dei chiarimenti sulla vicenda. Tra le ipotesi vi è anche quella di un possibile attentato all’aereo su cui viaggiava Putin, in ritorno dai Caraibi. Il suo volo avrebbe attraversato la zona interessata, mezz’ora prima della tragedia.

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