Omissione di atti per esproprio, la Corte dei Conti scagiona amministratori

di Antonio Taglialatela

 Cesa. La sezione giurisdizionale della Campania della Corte dei Conti, con sentenza numero 766 del 2014, depositata in cancelleria il 22 luglio scorso, ha respinto le richieste risarcitorie formulate dalla Procura Regionale, …

… che chiedeva di condannare al pagamento della somma complessiva di 96.383,92 euro numerosi amministratori succedutisi alla guida del Comune di Cesa (Carlo Rossi, Giuseppe Fiorillo, Alfonso Liguori, Cesario Oliva, Clemente Oliva, Cesario Villano, Cesario Liguori, Daniela Chemi, Cesario Fiore, Amedeo Verde) ed il dirigente dell’Area Tecnica (Luigi Massaro) che, secondo le tesi della Procura, avevano omesso di adottare gli atti di una procedura espropriativa.

Le omissioni, secondo le prospettazioni della Procura, smentite dalla sentenza, avevano originato la condanna dell’amministrazione locale pronunciata con sentenza della Corte di Appello di Napoli, numero 116, del 22 marzo 2004, a seguito di azione giudiziaria promossa dal privato proprietario dei fondi oggetto della procedura d’esproprio.

La Corte, con la sentenza in commento, attraverso un’articolata motivazione, fondata su un complesso di elementi di fatto e di diritto, ha escluso ogni forma di responsabilità di tutti i soggetti evocati in giudizio, tra i quali figurava anche l’attuale sindaco Cesario Liguori, difeso dall’avvocato Giuseppe Somma.

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