Pagano al M5S: “Tra la mia amministrazione e la camorra c’e’ un oceano”

di Redazione

 Casaluce. Il sindaco Nazzaro Pagano risponde punto su punto all’interrogazione presentata il 27 maggio dalle senatrici del Movimento Cinque Stelle Vilma Moronese e Paola Nugnes.

E lo fa nel consiglio comunale aperto in piazza Statuto. Crollano come un castello di sabbia tutte le accuse mosse dai grillini. La comunicazione del primo cittadino, unico punto all’ordine del giorno dell’Assise, si apre con la lettura del documento inviato al Ministro degli Interni Angelino Alfano, alla prefetto di Caserta Carmela Pagano e al procuratore generale del tribunale di Napoli Nord. Il primo cittadino Pagano fa prima notare, prima di entrare nel merito, che “tale interrogazione viene fatta solamente due giorni prima della mia rielezione a sindaco nella tornata elettorale 25 maggio, probabilmente qualcuno voleva che uscisse fuori in campagna elettorale”.

Pagano ‘rivela’ subito il primo errore del M5S: “Dicono che fossi stato eletto in maggioranza come consigliere nel 1997 con Proto Fedele. E’ sbagliato, mi candidai in quella tornata elettorale con la lista dell’Ulivo capeggiata da Luigi Rossi che in quelle amministrative si opponeva proprio a Fedele”.

Pagano parla quindi dell’area Pip: “Attualmente è inesistente. Gli annullamenti disposti dalla commissione straordinaria, che ha retto il Comune dal 2006 al 2009, hanno coinvolto tutte le delibere di zonizzazioni quali lottizzazioni C3, C5, C6 e area Pip. Le lottizzazioni furono annullate previo parere pro veritate dello studio legale associato Barone Barbagallo, con studio a Napoli, incaricato dalla commissione stessa. Tale delibere di annullamento sono state impugnate. Il sottoscritto, in qualità di sindaco, in continuità con la gestione commissariale, dava mandato allo stesso studio legale Barone Barbagallo per la difesa dell’Ente e anzi, viste le problematiche urbanistiche ereditate e successive agli annullamenti disposti, affidava anche incarico di consulenza, allo stesso studio, per le problematiche afferenti le situazioni determinatesi. Relativamente alla zona C3, posso dire con orgoglio, che con sentenze del Tar e del Consiglio di Stato, sono state accettate tutte le istanze del Comune a scapito dei lottizzanti. Relativamente alla zona C6, cosiddetta Iacp Futura, dopo l’annullamento da parte della commissione stessa per ingerenze da parte della criminalità organizzata, oggi tale area è nella disponibilità del Comune di Casaluce avendo risolto ogni tipo di rapporto con la società stessa. Ritornando alla zona Pip, con delibera 65 del 7 settembre 2010 si dava mandato al responsabile dell’ufficio tecnico comunale di avviare la procedura tecnica amministrativa per la variante al Piano regolatore vigente per individuare un’area per insediamenti produttivi. Tale atto deliberativo non ha trovato seguito perché è entrato in vigore nel 2011 il Ptr (Piano territoriale regionale) e Ptcp (Piano territoriale di coordinamento provinciale), in cui si asserisce che non è possibile fare varianti al Prg se non per pubblica utilità. In virtù delle nuove norme, il consiglio comunale con delibera 23 del 3 luglio 2012 ha conferito mandato di supporto al Rup alla Università Federico II di Napoli, facoltà di Architettura per la consulenza nella redazione del nuovo Puc, piano urbanistico comunale. Ci siamo affidati alla Federico II per una consulenza scientifica qualificata. In quell’Assise dissi che se qualcuno avesse rilevato qualche illegittimità doveva farla presente nelle sedi opportune. Abbiamo preferito Napoli e non Aversa perché il nostro territorio fa parte di un contesto molto pericoloso. Il nuovo Puc è nella fase di approvazione del preliminare di Piano e la zona Pip non è stata ancora individuata anche se il Ptcp prevede che le zone industriali dei Comuni debbano essere se non uguali confinanti. Come si quindi ad asserire che vi è continuità con una delibera di giunta del 2000 (allora sindaco Proto Fedele) annullata in autotutela ai sensi dell’articolo 145 del D. Lgs n. 267/2000”.

Nell’interrogazione si parla anche della commissione urbanistica. Tra le accuse mosse dai grillini che “la nomina dei componenti della stessa commissione è stata effettuata dalla Giunta, espressione della sola maggioranza, e non dal Consiglio comunale”. Anche su questo il sindaco Pagano fa notare che ‘i componenti possono essere nominati dalla giunta per gli articoli 42 e 48 del Tuel ma questa affermazione trova conferma anche dal Consiglio di Stato che afferma chiaramente che la “nomina dei componenti rientra nelle competenze dell’esecutivo’. La nostra giunta ha nominati i componenti tra professionisti idonei a ricoprire tale incarico per titoli e competenza”.

E sul fatto che “i componenti della commissione edilizia – si legge nell’interrogazione -, si sono occupati in numerosi casi anche delle verifiche di abusi edilizi riguardanti lavori progettati e/o diretti da altri componenti della commissione edilizia stessa nonché dell’accertamento di lavori di somma urgenza per i quali hanno anche individuato le ditte esecutrici e quantificato gli importi”, il primo cittadino ha sottolineato che “i componenti, secondo l’articolo 5 del regolamento per il funzionamento della commissione comunale urbanistica, possono essere nominati anche ausiliari di polizia giudiziaria per assistere la polizia locale in interventi di abusivismo edilizio”.

Moronese e Nugnes rivelano, inoltre, che “in vari casi le ordinanze di urgenza o somma urgenza sono state emanate direttamente dal sindaco che ha individuato la ditta ed in alcuni casi quantificato il costo”. Anche su questo il capo dell’esecutivo rivela che “nel 2009 e nel 2010 non c’è stato alcun lavoro di somma urgenza. Nel 2011 solamente in un’occasione, era il 6 novembre, ordinai la messa in sicurezza di un fabbricato in via Bianchi dopo un violento acquazzone e l’intervento dei vigili del fuoco. Bisognava salvaguardare l’incolumità delle persone. Nel 2012 nessun lavoro urgente. Nel 2013 i lavori urgenti ci sono stati in via Matteotti per il cedimento del manto stradale il 20 settembre, per la rimozione dei rifiuti lungo via Piro Consortile nel novembre e sempre a novembre per provvedere al ripristino di alcuni cavi elettrici dopo un furto a seguito di un sopralluogo di vigili e carabinieri. Altri due interventi riguardano sempre rimozione di rifiuti e lavori al manto stradale. In tutto massimo dieci affidamenti in 5 anni”.

“Uno di questi lavori di somma urgenza è stato affidato alla L.C. Costruzioni, che sarebbe riconducibile, secondo alcune indiscrezioni – si legge nell’interrogazione delle senatrici -, a tale Sabatino Andrea, detto Benito, che, a quanto risulta alle interroganti, sarebbe stato indicato dalla Direzione distrettuale antimafia come legato al clan dei casalesi negli atti dell’operazione ‘Domitia Village’, che ha portato all’arresto del precedente sindaco Proto Fedele”.

Il sindaco rimarca che “l’affidamento è stato disposto non con ordinanza ma con determinazione del responsabile dell’area tecnica a seguito di un verbale di somma urgenza per la salvaguardia della pubblica incolumità dei ragazzi per lavori di manutenzione straordinaria nella scuola media. In pratica si distaccava dal cornicione del solaio l’intonaco ammalorato”.

Nell’interrogazione si parla anche dell’esautorazione del tecnico comunale di ruolo assunto dalla commissione straordinaria: “Si tratta di Maurizio Di Grazia – dice il sindaco Pagano – al quale è stata revocata la responsabilità dell’Area tecnica conferita con decreto sindacale per mancato raggiungimento degli obiettivi del 2012 e non con l’insediamento della nuova amministrazione da me rappresentata nel 2009. Giova precisare che il conferimento di incarico dirigenziale da parte del sindaco rientra a pieno titolo nella funzione di indirizzo politico amministrativo. Per i seguenti fatti di revoca delle funzioni di responsabilità dell’Area tecnica, è in corso presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere, sezione Lavoro, una vertenza promossa dall’architetto Di Grazia nei confronti del sindaco, del segretario generale del Comune, nonché dell’assessore ai Lavori pubblici, dei responsabili settori Finanziario ed Amministrativo del Comune, per mobbing con procedimento d’urgenza ex articolo 700. Il tribunale con ordinanza del 9 maggio 2013 rigettava i ricorsi intentanti dal dipendente Di Grazia che ha a sua volta proposto un reclamo avverso l’ordinanza, rigettato dal tribunale il 19 novembre 2013. Di Grazia ha poi presentato una denunzia alla Guardia di Finanza vertente su alcuni “sospetti” e il 5 marzo 2013 è stato da me denunciato alla Procura di Smcv per diffamazione”.

Pagano prende quindi in considerazione la concessione del diritto di superficie dei tetti del Comune per l’installazione dei pannelli fotovoltaici. “Una presunta gara da 3-4 milioni di euro ma con un valore effettivo del contratto di 97886,89 euro”. Gli atti sono attenzionati dalla Guardia di Finanza per “fitto di tetti e non per la gara d’appalto, questo purtroppo c’è qualcuno che non vuole capire. Abbiamo rimesso gli atti dell’intero procedimento alla Guardia di Finanza Nucleo di polizia tributaria di Caserta”. Il primo cittadino si arrabbia quando poi parla del punto dell’interrogazione in cui si asseriva che “negli ultimi sei mesi di mandato elettorale cinque loculi sono stati assegnati in assenza di qualsiasi atto di approvazione di procedura per assegnazione. Il primo di questi loculi è stato assegnato ad un parente di un candidato nella lista del sindaco alle ultime elezioni”.

“E bene precisare che si tratta di assegnazioni e non ci concessioni – afferma Pagano –, le assegnazioni fatte sono state autorizzate tutte a seguito di un certificato di decesso. Dopo, essendo autorizzazione provvisoria, o si chiude con la concessione del loculo, previo pagamento, o la liberazione dello stesso. Relativamente all’assegnazione fatta ad un parente di un candidato con la mia lista alle ultime amministrative non posso che confermare. C’era stata la tragica morte di un bambino di 11 anni. Chi non l’avrebbe fatto? E questo è successo nel giugno 2013, quasi un anno prima del voto. Sui lavori alle cappelle gentilizie al cimitero non è competenza del Comune. Tali affidamenti sono disposti da privati cittadini concessionari dei lotti. Il Municipio non opera nella costruzione delle cappelle”.

Sulle gare è ancora più chiaro: “Sulla gara vinta dalla Mi.Ru., ritenuta dalle senatrici legata a Michele Russo, noto imprenditore di San Cipriano di Aversa, e il boss Michele Zagaria, posso solo dire che la gara è stata esperita dalla Stazione unica appaltante che ha comunicato, con nota del 27 luglio 2011, che il Consorzio Azimut della Miru risultava assente di cause interdittive. Quindi nessun legame con la camorra. Le senatrici dicono che la gara è attenzionata dall’autorità giudiziaria, io non sono a conoscenza di alcuna indagine”.

E sull’ultimo punto, “la variante al regolamento edilizio che escludeva dal computo dei volumi lo spessore dei muri perimetrali e solai, della parte fuori terra dei seminterrati fino a 1,50 metri e i sottotetti non abitabili di altezza media non superiore a 2,30 metri” il leader del ‘Movimento civico per Casaluce’ è chiaro: “Abbiamo adeguato il regolamento alle norme regionali e nazionali attuali in materia di edilizia. Con tale atto il Comune di Casaluce introduce volumi tecnici fornendo un incentivo all’adeguamento della sicurezza strutturale degli edifici. Trattandosi di un regolamento anche di natura igienico-sanitaria non contrasta con le norme di attuazione del Prg e anche per questo motivo non ne costituisce variante”.

Relativamente alla doppia conformità “è sempre stata garantita. In caso contrario è previsto, nei casi in cui è possibile, l’adeguamento o l’abbattimento con la successiva ricostruzione in modo conforme”. Al termine del consiglio comunale il sindaco ha voluto fare delle considerazioni personali: “Ho vissuto giorni infernali, voglio ringraziare tutte le persone che mi hanno sostenuto in questo difficile momento perché non è di tutti i giorni essere accostato o essere tacciato di far parte o essere colluso con la camorra. Anche la mia famiglia ha subito una pressione psicologica importante. Non perdono i vigliacchi che hanno armato due senatori della Repubblica. Non si può scrivere ed interrogare su circostanze che non hanno oggettive motivazioni. Io sono una persona perbene che con i camorristi non ha mai avuto alcun tipo di contatto. Mi sarei aspettato di tutto ma mai di essere accostato alla camorra. Ahimè anche questo è accaduto. Non nego che domenica mi è passato tutto per la testa, anche di lasciare. Però non avendo scheletri nell’armadio ho deciso di andare avanti. La mia gestione è sempre stata a porte aperte. La criminalità a Casaluce è stata annientata. Tra la mia amministrazione e la camorra vi è un oceano”.

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