Consiglio, approvata convenzione con Stazione appaltante

di Redazione

 Casaluce. L’integrazione all’articolo 19 della convenzione con la Stazione unica Appaltante, la presa d’atto della costituzione dell’Ato, l’ambito territoriale ottimale, per l’esercizio in forma associata del servizio di gestione dei rifiuti e il recesso dal Consorzio idrico ‘Terra di Lavoro’.

Questi i punti all’ordine del giorno del consiglio comunale, presieduto dal sindaco Nazzaro Pagano, che si è tenuto il 30 giugnoa Casaluce. Presenti tutti i consiglieri comunali, sia di maggioranza che di opposizione, nonostante la seduta si sia tenuta in orario mattutino: “Le prossime riunioni del Consiglio avverranno, come sempre, di pomeriggio o di sera”, ha detto il primo cittadino Pagano, sottolineando che“questa volta avevamo tempi stretti sul recesso dal Citl, quindi siamo stati obbligati alla convocazione dell’Assise alle 10.30”.

L’assemblea è passata quindi alla discussione degli argomenti. Il primo riguardava l’atto aggiuntivo alla Sua “che ci ha invitato ad approvare direttamente la prefettura – afferma Pagano – visto che troppo spesso in questi anni siamo stati costretti a sorbirci le lungaggini della Stazione unica appaltante. Quando riceviamo dei finanziamenti dalla Regione o dalla Comunità europea la Sua per darci una risposta impiegava mesi interi invece ora dovrà, in 90 giorni, esprimersi sui bandi di gara e avviare l’iter. Un provvedimento che ci garantirà di non perdere i soldi che arrivano nelle casse dell’Ente per i lavori sul territorio”.

Sull’Ato Pagano è stato chiaro: “Non si tratterà del solito carrozzone, questa nuova gestione dei rifiuti ci arriva direttamente dalla Regione. Noi proveremo a fare una gara per l’esternalizzazione della raccolta dell’immondizia ma se la legge ci imporrà di far parte dell’Ato non potremmo fare diversamente”.

La discussione si è quindi spostata sull’addio al Consorzio idrico: “Oggi l’acqua a Casaluce costa tantissimo, e non possiamo permetterci di pagare somme esorbitanti per un servizio fondamentale come quello idrico. Abbiamo deciso di ‘tagliare’ il contratto con il Citl ma vogliamo fare lo stesso anche con la Napoletanagas. Stiamo valutando con i nostri legali come fare. La nostra idea è quella di gestire il servizio in ‘house’ per risparmiare sui costi. Il Comune deve fare economia, non possiamo fare diversamente. I soldi dei contribuenti devono essere spesi nel migliore dei modi”.

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