Cava dei Tirreni, tifosi della Casertana aggrediti con spranghe e catene

di Redazione

 Caserta. Tifosi della Casertana vittime di un agguato in grande stile nel pomeriggio di lunedì al campo Desiderio del quartiere Pregiato a Cava dei Tirreni, dove la loro squadra stava concludendo la prima fase del ritiro precampionato con una amichevole contro la formazione della Equipe Campania.

Annunciato dall’accensione di alcuni fumogeni all’improvviso in tribuna si è avuto l’arrivo di circa una trentina di teppisti – probabilmente frange estreme del tifo locale – che con spranghe di ferro e catene hanno attaccato quella decina di supporters ospiti – che avevano seguito la squadra nella città del Salernitano alla vigilia della partenza per l’Umbria.

Il blitz è stato fulmineo, fra choc dei presenti e assenza di forze dell’ordine al cui arrivo gli ultrà si erano già dileguati. Il tutto è avvenuto durante il secondo tempo della seconda amichevole di questa prima fase del ritiro della Casertana, poco dopo il 25esimo della seconda frazione di gioco, con il risultato fissato sul 3-0 per la Casertana (le reti di Caturano nel primo tempo e di Mancino e Cissè nel secondo) sulla squadra allenata da Gennaro Monaco.

I supporter rossoblu sono stati sorpresi da circa 30 ultrà, che avevano anche i volti coperti da sciarpe e caschi da motociclisti. Prima sono stati accesi e lanciati dei fumogeni al loro indirizzo, poi sono spuntate spranghe e catene. Il fuggi fuggi generale di fronte a tanta inattesa violenza ha coinvolto anche i giornalisti che erano in tribuna, travolti dai tifosi. Poi, prima ancora dell’intervento delle forze dell’ordine, sul posto i primi a giungere sono stati gli agenti di polizia, i teppisti sono fuggiti via.

Per fortuna i tifosi della Casertana hanno riportato solo lievi ferite e non c’è stato bisogno del ricovero per nessuno di loro. Ma i giocatori si sono rifiutati di proseguire la partita. Il presidente della Casertana, Giovanni Lombardi, nel solidarizzare con le vittime dei raid teppistico, ha avuto parole di dura condanna verso l’episodio su cui ora indagano anche i carabinieri del luogo che hanno presidiato gli spogliatoi sin dal tardo pomeriggio.

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