Camorra, sequestrati beni per 2 milioni al boss Antonio Iovine

di Redazione

 Caserta. Beni per un valore di circa 2 milioni di euro, riconducibili al boss del clan dei casalesiAntonio Iovine, detto “‘O Ninno”, da qualche mese collaboratore di giustizia, sono stati sequestrati tra i comuni di Casal di Principe e San Cipriano d’Aversa, e a Nonantola, in provincia di Modena.

L’operazione, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, è stata compiuta dai carabinieri del Nucleo operativo di Caserta, guidato dal tenente colonnello Alfonso Pannone.

In particolare sono stati identificati i dieci prestanome che avevano intestati beni immobili e terreni dislocati tra le province di Caserta e Modena. Le dichiarazioni e gli accertamenti conseguenti hanno tracciato un quadro chiaro della situazione degli immobili che l’ex superlatitante aveva messo da parte negli anni di latitanza e che costituiscono parte del proprio patrimonio esclusivamente personale. E’ stato inoltre accertato che i fittizi proprietari non avevano palesemente disponibilità economiche tali da giustificare la proprietà dei cespiti.

Tra i beni oggetto delle indagini vi è anche una ditta, intestata ad uno degli indagati ma riconducibile di fatto al sodalizio camorristico, che aveva ottenuto in concessione un terreno da parte del Comune di San Cipriano d’Aversa, in area Pip, per edificarvi un capannone industriale poi non costruito.

Rilevante, poi, la circostanza che uno degli intestatari fittizi è la figlia del proprietario dell’abitazione, Marco Borrata,in cui lo stesso Iovine fu catturato al termine della sua latitanza. Il sequestro ha riguardato, complessivamente,quattro ville di grandi dimensioni,un’autorimessa, un appartamento edue terreni.

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