Castel Volturno. Gli agenti del commissariato di polizia di Castel Volturno, diretti dal vicequestore aggiunto Carmela DAmore, hanno proceduto allarresto del ventitreenne Carmine Luongo, responsabile di ricettazione di autovettura provento di furto.
I poliziotti si erano recati in via Modena per eseguire un controllo nei confronti di una persona sottoposta al regime degli arresti domiciliari, notata allinterno del cortile dellabitazione unautovettura parcheggiata tipo Renault Megane di colore grigio, che presentava segni di effrazione alla serratura della portiera lato sinistro e la manomissione del blocco chiavi daccensione e con delle targhe italiane di nuova immatricolazione.
Insospettiti di tale circostanza, gli agenti procedevano ad un accurato controllo sul veicolo che apparentemente non risultava inserito tra quelli da ricercare. In verità, dalla successiva comparazione tra il numero di targa e quello del telaio, il veicolo in questione risultava compendio di furto con denuncia sporta dalla parte lesa nella medesima mattinata presso la stazione carabinieri di Casoria (Napoli).
Luongo, che veniva identificato nellimmediatezza dei fatti, asseriva che il veicolo era di sua proprietà, acquistato da terzi senza aver mai formalizzato latto di compravendita. Accertata la responsabilità del predetto che al fine di procuransi un ingiusto profitto ha occultato il mezzo proveniente da attività illecita, il responsabile veniva tratto in arresto ed associato alla casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere, mentre il veicolo rubato veniva successivamente restituito allavente diritto.
Come ben noto Castel Volturno è oramai considerato un territorio dove, nonostante i suoi molteplici aspetti, si trovano abitazione cedute in fitto ad un prezzo di mercato più competitivo, motivo per il quale trovano rifugio persone di pessima estrazione sociale, provenienti prevalentemente dallhinterland napoletano. Ciò nonostante, incessanti sono i servizi di controllo del territorio attuati dal Commissariato di Castel Volturno al fine di frenare i reati di microcriminalità, sempre più frequenti, che possono destare un vero e proprio allarme sociale tra la cittadinanza.