Movida e Via Cappuccini, Castaldo: “Da Sagliocco solo propaganda”

di Antonio Arduino

 Aversa. “Basta farci prendere in giro da un sindaco la cui principale attività è quella di diffondere comunicati stampa finalizzati a distogliere l’attenzione dei cittadini dalle problematiche in cui si dibatte Aversa e ordinanze finalizzate al nulla.

Perché tali sono le ultime due pubblicizzate dai media con le quali Sagliocco ordina ai proprietari di aree private di via Cappuccini di pulire e recitare le aree stesse e la piena reperibilità del comandante dei vigili urbani nel fine settimana, dal venerdì e sabato”. Esordisce così Antimo Castaldo, componente del direttivo provinciale del Pd, nel denunciare l’inefficienza dell’amministrazione in carica.

“Basta un minimo di riflessione per comprendere – dice – che si tratta di due interventi di facciata perché con la prima ordinanza non verrà risolto il problema di via Cappuccini, diventata fondamentale per il traffico veicolare come alternativa alla provinciale Aversa-Giugliano, che non è solo quello degli sversamenti abusivi sulle aree non recitate, ma anche e soprattutto la presenza di buche che la rendono impercorribile e di rifiuti depositati dai due lati, praticamente per l’intera lunghezza della strada”.

“Quanto alla seconda ordinanza che dispone la piena reperibilità del comandante della polizia municipale per fronteggiare i problemi creati in via Seggio dalla movida nel fine settimana, come abbiamo denunciato più volte anche alla magistratura, la soluzione – afferma Castaldo – non è la presenza di un uomo in più che, tra l’altro essendo il comandante del corpo dei vigili, per dovere istituzionale, deve essere reperibile comunque o, in caso di assenza per ferie o altri motivi, deve essere sostituito da un ufficiale capace di gestire ogni situazione, in particolare quelle di emergenza continua che si creano in via Seggio ed in via Virgilio a causa della movida”.

“Emergenze – ricorda – che mi hanno costretto come rappresentante provinciale del Pd, come avvocato e come cittadino, a fare ricorso alla magistratura per tutelare i diritti dei residenti dell’arteria e, in particolare, di quelli che vivono negli appartamenti posti al civico 103 che, nei giorni di movida, sono letteralmente costretti a restare chiusi in casa non avendo la possibilità di uscire ne di rientrare, sia a piedi che in autovettura, per la ressa dei giovani che si riversano in strada infischiandosene delle regole che non vengono fatte rispettare per la scarsezza numerica del personale impegnato nell’attività dal corpo della polizia municipale”.

“Così – dice – poco importa che il sindaco ordini la reperibilità piena al comandante. La presenza di un uomo in più non è la soluzione ai problemi che vivono da ormai due anni i residenti del Seggio. Problemi per i quali comitato spontaneo del quale faccio parte ha suggerito più di una soluzione rimanendo, purtroppo, inascoltato”.

“A questo punto – conclude Castaldo – come presidente, come cittadino, come avvocato, come esponente del direttivo provinciale del Pd mi vedo costretto a denunciare ancora una volta alla magistratura il comportamento omissivo di un sindaco che, dimenticando di essere il sindaco di tutti e dimenticando i doveri imposti dal ruolo, non tutela i diritti di una parte della cittadinanza”.

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