A spasso con il sindaco: “Ecco cosa davvero abbiamo fatto…”

di Nicola Rosselli

 Aversa. “Se mi dedica qualche ora venendo a spasso per la città con me le illustrerò quanto abbiamo fatto in questi due anni a dispetto di quanto si afferma sui giornali e di quanto dice l’opposizione”.

Il sindaco Giuseppe Sagliocco lancia l’invito che il cronista non può non accettare ed ecco i due per strada insieme agli assessori Ninì Migliaccio e Guido Rossi e il consigliere Luciano Luciano, per effettuare un giro che, al termine, durerà poco meno di quattro ore con visita al cimitero, ai due parchi pubblici Grassia e Balsamo, al centro culturale Caianiello, alla biblioteca e alla realizzanda piazza Crispi con lo Sportello Unico Imprese, passando per il rione Iacp di piazza Giovanni XXIII.

“Attenzione, il mio intento non è – afferma il sindaco – di far credere che tutto funzioni e tutto sia stato fatto, ma solo quello fatto a fronte del punto di partenza”. Mentre si raggiungono i posti topici Sagliocco spiega che molte strade tipo Via Costantinopoli o la stessa piazza Municipio sono state manutenute grazie alla Enel Gas, mentre altri fondi, per circa due milioni di euro, sono stati ricavati dai residui non utilizzati dei mutui. Al cimitero il sindaco evidenzia il rifacimento del manto stradale e segnala che i cumuli di residui da attività cimiteriali sono smaltiti con passaggi a diverse cadenze della Senesi, per cui sono temporanei.

Per quanto riguarda i due parchi, Grassia e Balsamo, da tempo nel mirino delle opposizioni, Sagliocco ne rivendica il merito dell’apertura, dopo anni di inerzia e abbandono, e afferma: “Abbiamo una squadra che cura la manutenzione del verde. I parchi ogni 10, 15 giorni vengono sistemati. Forse, come dice lei, è necessario qualche altro albero, ma i cittadini li utilizzano. Per preservare parco Grassia c’è un volontario fisso della protezione civile presente. Ovviamente non siamo alla perfezione, ma i cittadini ne possono usufruire. Si pensi che non c’era nemmeno l’acqua potabile sino a poco fa”.

L’ex mattatoio comunale recuperato dalle precedenti amministrazioni, ad esempio, doveva essere una sorta di fiore all’occhiello per la città, con sala conferenze, piccolo teatro con spazi espositivi, è stato, poi, trasformato in centro culturale. Il cronista l’ha visitato insieme al sindaco Sagliocco nel suo giro per Aversa e la prima cosa che ha notato è stato l’abbandono di alcune stanze posteriori e laterali al corpo di fabbrica centrale. Infiltrazioni dai tetti, umidità a iosa e, soprattutto abbandono. “Stiamo intervenendo –ha dichiarato il primo cittadino- per il recupero graduale. Queste stanze erano abbandonate o trasformate in deposito della protezione civile. Quest’ultima è stata trasferita presso l’ex caserma dei vigili urbani in via San Lorenzo e qui stiamo effettivamente dando vita alla casa della cultura”.

In effetti, come accade ogni martedì e giovedì pomeriggio, l’ex macello, ora dedicato al giureconsulto aversano presidente della Corte Costituzionale, Vincenzo Caianiello, è pervaso da una frenetica attività grazie alle volontarie del centro antiviolenza “Noemi” con Francesca Petrella e di quelli dell’associazione “Yalla” che si occupano di intermediazione culturale con Aversa quale base per l’intero agro aversano, con i loro corsi sia per extracomunitari che per docenti. Vi è, poi, il Museo Militare nato grazie alla passione di Salvatore de Chiara che ha raccolto i cimeli del Circolo del Fante e altri ricordi delle due guerre legate a militari aversani, mentre altri giungono da familiari lieti di offrire alla collettività i ricordi dei loro cari. Tante altre le stanze vuote e abbandonate che il sindaco intende rimettere in sesto magari con l’aiuto di associazioni alle quali potranno essere affidate.

Tappa successiva: La biblioteca comunale ospitata nel Palazzo Gaudioso, in piazza San Nicola, nel cuore del centro storico. Lavori di ristrutturazione effettuati solo qualche anno fa si sono vanificati in poche stagioni. Infiltrazioni e umidità la fanno da padrone, l’ascensore non è mai…decollato. I Giovani Democratici protestano.

L’amministrazione si attiva. Sono necessari nuovi lavori per riparare precedenti lavori. Si aggiudica la gara uno dei più noti architetti aversani, un maestro del restauro, Bartolo d’Angelo, che con una spesa di appena 140mila euro e in stretta sinergia con la Soprintendenza, sta riportando pian piano Palazzo Gaudioso ad una splendida normalità. L’ascensore con mille euro è decollato, l’ultimo piano è stato recuperato e trasformato in sala espositiva e sala convegno.

La pavimentazione del terrazzo, effettuato solo pochissimi anni fa, da cambiare … per infiltrazioni che costringono anche a re-imbiancare i locali sottostanti. Un’approssimazione latente sia nell’esecuzione dei lavori fatti in precedenza sia in chi doveva controllarli, collaudarli. Oggi Palazzo Gaudioso sta ritornando a miglior vita. La stessa biblioteca è frequentata, come afferma una utente abituale, ogni giorno, da diverse decine di giovani. Ovviamente, sembra ancora un misto tra un accampamento e un cantiere, ma la strada intrapresa sembra essere quella giusta. La visita termina in piazza Crispi, famigerata piazza Crispi, verrebbe da dire, considerate le polemiche.

Dal balcone del Suap, “che doveva essere su quattro livelli ed è, invece, su due, con materiale scadente e costi lievitati”, afferma il sindaco che sulla vicenda conclude: “Avevamo uno spazio con rifiuti in pieno centro. C’era il pericolo che il comune fosse condannato a risarcimenti milionari. Abbiamo chiuso la vicenda ottenendo una piazza gradevole sistemata con aiuole e 80 posti auto in una zona dove c’è penuria di parcheggi. A volte è imbarazzante la polemica ad ogni costo di chi per dieci anni è stato consigliere comunale assessore o componente di commissione. Io non voglio dire che sono migliore di chi mi ha preceduto, ma solo che sto continuando, sto ripartendo”.

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