PulciNellaMente, messaggi di Pittella e Nugnes

di Redazione

 Sant’Arpino. Si avvia verso la conclusione, al Teatro Lendi di Sant’Arpino, la XVI edizione della Rassegna Nazionale di Teatro-Scuola “PulciNellaMente”.

Sabato 3 maggio sarà l’ultimo giorno di concorso per le rimanenti scuole, prima della cerimonia di chiusura di domenica 4 maggio, in cui, oltre alla presenza di numerose personalità del mondo culturale, artistico e istituzionale, saranno premiate anche le scuole vincitrici dei vari riconoscimenti assegnati dall’organizzazione.

Una manifestazione, quella di quest’anno, che ha visto, sin dall’inizio accanto a se il sostegno delle più alte istituzioni del nostro Paese, come la Presidenza della Repubblica, nella persona di Giorgio Napolitano, che ha inviato quattro medaglie, e il Senato della Repubblica, che ha ospitato, nell’aula Caduti di Nassiriya, la conferenza stampa di presentazione di questa edizione.

Importante, è stato il messaggio inviato da Gianni Pittella, che esprimendo il plauso del Parlamento Europeo all’iniziativa, ha dichiarato: “Per delle coscienze troppo spesso intorpidite come le nostre, il valore sociale dell’educazione all’emotività e al sentimento che avviene attraverso un testo teatrale o l’occhio implacabile di un obiettivo, diventa inestimabile. Tanto più quando a cimentarsi nella produzione artistica e nella comunicazione espressiva sono i giovani”.

Vicinanza, inoltre, è stata espressa anche dall’ assessore della Regione Campania, Daniela Nugnes, che a proposito della rassegna atellana, afferma: “Il teatro e la scuola intrecciati insieme per dare un palcoscenico alla speranza ed alla voglia di cambiamento. Tutto questo è PulciNellaMente, orgoglio culturale campano e motore di quella voglia di evoluzione che la nostra regione ha iniziato a mostrare da alcuni anni a questa parte. L’idea di scuola che traspare dalla rassegna è davvero innovativa e moderna; uno stimolo forte a riservare passione ed entusiasmo non solo agli impegni scolastici ma anche alla vita quotidiana per crescere con la forza della cultura e con l’esperienza del teatro che ‘simula’ la vita per capirla meglio”.

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