Disoccupati scendono dal tetto del Comune: ricevuti dal sindaco

di Redazione

 Marcianise. Sospesa, almeno per il momento, la protesta dei tre disoccupati di Marcianise che,da martedì mattina, stanno protestando sul tetto della casa comunale, dove hanno anche trascorso la notte, a causa del loro stato di precarietà.

Avevano chiesto di parlare col Prefetto. Poi, nel primo pomeriggio di mercoledì, grazie anche alla mediazione delle forze dell’ordine, sono stati ricevuti dal sindaco che ha ribadito loro comel’emergenza occupazionale locale, figlia di quella nazionale, è all’attenzione dell’amministrazione comunaleche si è attivata per sbloccare la situazione.

Per due giorni piazza Umberto, dove ha sede il palazzo municipale,era stata presiediata da carabinieri e vigili del fuoco che, dinanzi alle minacce dei tre di lanciarsi nel vuoro,avevano allestito, a scopo cautelativo,un gonfiabile.

Momenti di tensione durante la mattinata di mercoledì si sono registrati quando i tre hannostaccato dal tetto alcune tegole, lanciandole sulla piazza, interdetta per diverse oreal traffico veicolare.

E’ l’ennesima protesta dopo quelle inscenate durante le ultime sedute del Consiglio comunale. Il 17 aprile un uomo salì sul davanzale di una finestra della sala consiliare, minacciando di buttarsi. Lo scorso 11 marzo, sempre nell’aula dell’assemblea civica, uno dei manifestanti brandì il cappio di una corda.

Ancora prima, il 21 gennaio, i disoccupati occuparono l’aula dopo il fallimento della trattativa riguardante costituzione di una cooperativa di servizi che avrebbe consentito a loro, come soci della stessa, di partecipare alle gare pubbliche indette dal Comune e, quindi, di avere una prospettiva di lavoro. Una soluzione che rigettarono poiché, a loro avviso, non avrebbe garantito alla cooperativa di competere con altre realtà aziendali del territorio.

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