Roma: coniugi comprano neonato per 300 euro

di Stefania Arpaia

 Roma. Non potevano avere figli e avevano inviato una richiesta di adozione non andata a buon fine.

Spinti dalla disperazione, una coppia di Roma, sposata da diversi anni, ha comprato un neonato romeno per 300 euro. Avevano conosciuto la madre del piccolo mentre era al settimo mese di gravidanza, il padre naturale del nascituro era fuggito dopo aver saputo della maternità, e la giovane era rimasta sola.

La donna, di nazionalità romena, grazie al fratello, che era a conoscenza del desiderio di paternità del sessantenne romano, A.R., era entrata in contatto con l’uomo. Avevano deciso, in seguito ad un accordo, di fingere che il piccolo era stato concepito durante una relazione extraconiugale con lo stesso romano, e non con un suo connazionale. Ma in base alla loro versione, i due si erano poi separati e l’uomo aveva confessato il tradimento alla moglie che, dopo averlo perdonato, avrebbe deciso di occuparsi del nascituro, che la madre naturale invece rifiutava.

Una storia inventata nei dettagli che i servizi sociali sono riusciti a svelare. Dopo la nascita del neonato, lo scorso febbraio all’ospedale San Camillo, alcuni assistenti sociali si sono accorti che l’atto all’anagrafe era falso e, interrogando la madre romena, sono riusciti a scoprire la verità dei fatti.

“Quando il piccolo è nato, mi ha consegnato 300 euro, dicendomi di tornare in Romania e che mi avrebbe aiutato a preparare i documenti” ha dichiarato la donna, che ora rischia di essere processata insieme al sessantenne.

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