Rignano Flaminio, confermate in appello cinque assoluzioni

di Redazione

 Roma. Confermate anche in appello le assoluzioni delle cinque persone – tre maestre, una bidella ed un autore tv – imputate per la vicenda dei presunti abusi sessuali nella scuola materna “Olga Rovere” di Rignano Flaminio.

Lo ha deciso laterza Corte d’Appello di Roma. Violenza sessuale di gruppo, maltrattamenti, corruzione di minori, sequestro di persona, atti osceni erano alcune delle imputazioni contestate ai cinque imputati: la bidella Cristina Lunerti, le maestre Patrizia Del Meglio, Marisa Pucci, Silvana Magalotti e l’autore televisivo Gianfranco Scancarello. I fatti vennero denunciati dai genitori di una ventina di bambini che frequentavano la scuola materna e poi dichiarati insussistenti con la sentenza di primo grado pronunciata dal Tribunale di Tivoli.

La sentenza di assoluzione in appello è arrivata dopo oltre tre ore di camera di consiglio. Il procuratore generale aveva invece chiesto tre assoluzioni e le condanne di Lunerti e Del Meglio rispettivamente a 7 anni e 6 anni e 10 mesi di reclusione. La terza Corte d’Appello ha ora novanta giorni per depositare le motivazioni della sentenza.

“E’ una sentenza che non mi sorprende perché oggettivamente tutte le possibili soluzioni alternative a quella adottata oggi erano già state esaminate in primo grado e convincentemente bocciate” ha commentato l’avvocato Giosuè Bruno Naso, uno dei difensori delle maestre. “Stando così le cose – ha concluso il penalista – la corte non poteva che decidere le assoluzioni come ha fatto”. Tesi ribadita anche dall’altro legale, Francesca Coppi.

“Ci aspettiamo una spiegazione convincente. L’unica cosa che mi preoccupa è mia figlia. Il resto non conta nulla” ha invece dichiarato una delle mamme dei bambini della scuola materna, mentre gli avvocati di parte civile parlano di “sentenza che lascia perplessi”.

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