Renzi vola a Bruxelles da uomo vincente del socialismo europeo

di Mena Grimaldi

 Roma. Con la vittoria in tasca, il premier Matteo Renzi vola a Bruxelles, presentandosi come l’uomo nuovo e vincente del socialismo europeo.

Dopo i festeggiamenti si riparte, in prima battuta dai provvedimenti in discussione in Parlamento: la Camera è chiamata a approvare la delega al Governo per il recepimento di una serie di direttive europee e l’attuazione di altri atti della Ue.

Intanto, il presidente del Consiglio siederà al tavolo della riunione del Pse, che tradizionalmente precede il Consiglio europeo, come leader del partito che è riuscito ad eleggere 31 eurodeputati, il gruppo numerico più consistente tra i Socialisti e Democratici.

Forte del consenso raccolto, gli osservatori e gli analisti considerano Renzi, insieme ad Angela Merkel, il leader continentale in grado di orientare più di altri la complicata scelta del nuovo presidente della Commissione Ue e di chiedere per l’Italia un commissario di peso nello scacchiere del governo Ue.

Sull’onda della vittoria alle Europee, il Pd si è affermato anche per le amministrative.

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