Genovese, Camera dice sì all’arresto. Grillo: “A casa uno ad uno”

di Mena Grimaldi

 Roma. L’aula della Camera ha dato il via libera alla richiesta di arresto per il deputato del Pd, Francantonio Genovese. I sì sono stati 371, i no 39. Hanno votato a favore della richiesta di arresto il Pd, M5S, Sel e Scelta civica.

Hanno votato no Forza Italia e Nuovo Centrodestra. Libertà di coscienza per il Gruppo Per l’Italia. Il Psi non ha partecipato al voto.La misura cautelare è stata richiesta per il deputato dai magistrati per associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio, al peculato ed alla truffa nell’ambito di un’inchiesta sui finanziamenti alla formazione professionale. Secondo fonti del Pd, Genovese sarebbe a Messina pronto a costituirsi.

L’emiciclo era abbastanza pieno di deputati, assenti diversi parlamentari di Forza Italia. Accanto al posto vuoto di Genovese ha preso posto Maria Tindara Gullo, considerata una fedelissima dell’ex sindaco di Messina, che fece il pieno di preferenze alle parlamentarie del Pd in Sicilia orientale. Il governoera rappresentato dal ministro per i rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi e dal sottosegretario Ivan Scalfarotto.

Tra le prime reazioni quelle di Beppe Grillo che su facebook scrive: “Vinciamonoi! Li mandiamo a casa a uno a uno! Ora il deputato del Pd può essere arrestato! Fuori Genovese dal Parlamento”. Mentre Berlusconi ha detto che “i nostri deputati hanno votato contro l’arresto”, “noi siamo garantisti sempre e comunque”.

Genovese è accusato dalla procura di Messina di essere stato il capo di un sodalizio criminale che attraverso truffe, riciclaggio, peculato e reati vari ha sottratto milioni di euro di finanziamenti europei alla formazione professionale per arricchirsi e fare propaganda elettorale.

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