Europee, si inasprisce lo scontro tra Grillo, Renzi e Berlusconi

di Redazione

 Roma. Si fa sempre più duro lo scontro politico tra i principali leader in vista delle elezioni europee del 25 maggio.

Beppe Grillo, a Roma per il “Restitution Day” del Movimento 5 Stelle (dopo la partecipazione di lunedì a Porta a Porta) attacca il Colle, affermando che in caso di vittoria “andremo sotto il Quirinale in forma pacifica” per chiedere le dimissioni di Napolitano, e poi il ritorno alle urne “Vogliamo andare alle elezioni con la legge elettorale che c’è, non con quella nuova”. E ancora: “Già pronta la squadra di governo a cinque stelle”.

Provocazioni che vengono però respinte da Matteo Renzi, che ricorda come “si vota per le Europee. Non è che il giorno dopo le elezioni cambia il governo”. In precedenza, da Milano, il premier ha rilanciato l’idea di un voto come un derby calcistico, “tra chi pensa che il futuro dell’Italia sia evocare paura e terrore e gioca sulla sconfitta e chi pensa che abbiamo mille limiti, compreso il presidente del Consiglio, però ci proviamo”. “Oggi siamo davvero in un momento in cui ci vogliono far credere che sia tutto disperazione e distruzione, anche il linguaggio che viene utilizzato è un linguaggio che evoca morte” attacca Renzi.

Attacca Grillo anche Silvio Berlusconi, che in mattinata accusa il leader del M5S di essere “un pregiudicato e un assassino”. L’ex premier tira in ballo una vecchia condanna per omicidio colposo subita da Grillo negli anni ’80: “E’ stato condannato per omicidio colposo, ha fatto tre mesi di carcere, è un pregiudicato è un assassino”.

Toni che allarmano anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che, dalla Svizzera, sottolinea come “l’Italia attraversa una fase complessa e cruciale” e lo scontro elettorale è caratterizzato dall'”asprezza”, mentre l’Europa è percorsa da “populismi e nazionalismi”.

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