Berlusconi: “La mia pena molto grande per una sentenza infondata”

di Redazione

 Milano. “La mia è una pena molto grande per chi come me da 20 anni combatte a difesa della libertà e si trova con una sentenza infondata. Non è bella la visita dei poliziotti che controllano se sei a casa la sera”.

Lo afferma Silvio Berlusconi a Radio Capital parlando della sentenza Mediaset parlando della sua esperienza di affidato ai servizi sociali.

Ruby. “Io non voglio parlare di questo processo, i fatti emergeranno presto. Si tratta di un altro processo basato su fatti non veri e sono sicuro che questa verità emerge”, ha detto parlando del processo Ruby e rispondendo a chi gli chiede se abbia più sentito la ragazza.

Servizi sociali. “Domani inizierò questa mia presenza a Cesano Boscone. Vivo con la certezza che saprò aiutare chi ha bisogno, sarà un’esperienza che mi arricchirà. Fare bene le persone, come mi ha insegnato mia madre, è il modo migliore per arricchirsi”.

Arresto Scajola. “No, non avevamo nessun sentore di un’inchiesta giudiziaria su Scajola. Sono addolorato per lui, mi dispiace”. Così commenta la notizia dell’arresto dell’ex ministro Claudio Scajola da parte della Direzione investigativa Antimafia di Reggio Calabria. Il Cavaliere spiega che l’ex coordinatore della traversata del deserto di Fi è stato escluso dalla liste azzurre per le europee non certo perchè si aveva sentore di inchieste giudiziarie nei suoi confronti.

Gli scontri di Roma. Da presidente del Milan avrebbe mandato il suo capitano a parlare con Genny ‘a Carogna? “Non mi sono mai capitate delle situazioni del genere e non so se sia stato neppure il presidente del Napoli ad avere questa idea”, taglia corto Berlusconi, commentando i fatti dell’Olimpico, invitando a distinguere gli ultras violenti da quelli che “ci credono e si identificano con la loro squadra e lo fanno con vera passione: su tutti i giornali, in questi giorni, si presentano gli ultras del Napoli come dei violenti, o addirittura dei delinquenti, credo che si debba assolutamente distinguere”.

Berlusconi cita il caso degli ultras rossoneri: “Bisogna assolutamente distinguere. Gli ultras, quelli, per esempio, che conosco io del Milan, sono assolutamente delle persone dallo spirito anche semplice, con una vera passione per la loro squadra. Si identificano con la loro squadra, vedono se stessi, si identificano con i giocatori in campo che diventano i loro eroi. Davvero, nei loro confronti il calcio diventa la metafora della vita”.

Milan. Venderà il Milan? “No penso di no, nonostante una squadra di calcio abbia molte difficoltà nel panorama internazionale a restare protagonista per il denaro arabo con cui è difficile competere”.

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