Villa di Briano, traffico internazionale di droga: arrestati due nigeriani

di Redazione

 Villa di Briano. All’alba di mercoledì, gli agenti della squadra mobile di Caserta, diretta dal vicequestore Alessandro Tocco, hanno tratto in arresto, a Villa di Briano, in via Kruscev, il nigeriano Maduabuchi Kelvin Odi, 22 anni, e Prince Chidi Vitalis Ajah, di 43, ritenuti responsabili di associazione per delinquere finalizzata al traffico delle sostanze stupefacenti.

Le indagini, avviate dalla squadra mobile di Perugia e coordinate dal Servizio centrale operativo della Polizia di Stato e dalla Direzione centrale servizi antidroga tra Perugia e il resto dell’Italia hanno decapitato un importante sodalizio criminale dedito al traffico di droga sul territorio nazionale.

37 persone sono finite in manette in tutta Italia accusate a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata alla importazione, trasporto, raffinazione e commercio di stupefacente del tipo cocaina, ed eroina, aggravati dalla transnazionalità dei delitti.

La banda, composta principalmente da cittadini nigeriani, non si limitava ad operare sul territorio italiano, ma aveva collegamenti anche in Inghilterra, Spagna, Irlanda e Olanda. La droga arrivata direttamente da Camerun, Uganda, Burundi e Togo, ma in alcuni casi anche da Brasile, Venezuela, Pakistan ed Afghanistan grazie alla collaborazione di corrieri che si occupavano di trasportare in Italia la droga nascosta in ovuli che venivano ingeriti.

Il sodalizio criminale era cresciuto nel tempo, ma è stato l’arresto di diversi corrieri della droga a farlo emergere e far scattare l’operazione. Gli arresti sono stati eseguiti tra Perugia, Roma, Milano, Torino, Padova, Vicenza, Modena, Reggio Emilia, Ascoli Piceno, Firenze, Frosinone, Napoli e Caserta.

Un interessante spunto investigativo è emerso a seguito della perquisizione effettuata della squadra mobile casertana sugli individui trovati nell’abitazione di Villa di Briano: nella stanza da letto utilizzata da Okoro Vincent Ogbonna, 41 anni, in una giacca posta nell’armadio, venivano rinvenute 23 banconote da 50 euro e due banconote da 100 euro riportanti, per ogni taglio, il medesimo numero seriale, e pertanto contraffatte anche se in maniera assolutamente perfetta. L’uomo veniva denunciato in stato di libertà per detenzione di banconote false, mentre i due arrestati sono stati associati alla casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere.

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