Lungo di nuovo in piazza: fra i temi agricoltura, cooperative e finanziamenti

di Redazione

 Casaluce. Ancora un bagno di folla ha accolto nella serata di ieri il candidato sindaco della lista ‘Vivi Casaluce’, Francesco Luongo durante la sua seconda uscita pubblica in via Pietro Rosano.

Sia la strada principale che le vie laterali sono state riempite per ascoltare le parole dell’aspirante primo cittadino e quelle degli altri candidati della lista, i quali hanno fatto ancora di più gruppo intorno alla figura di Francesco Luongo, soprattutto dopo “il comizio di venerdì sera, dove il sindaco uscente ed altri membri della sua lista, hanno offeso sia la nostra squadra che il nostro candidato a sindaco con un linguaggio scurrile e poco elegante, che mal si addice alla popolazione di Casaluce”.

I candidati della lista ‘Vivi Casaluce’ sono però voluti andare oltre al commento delle offese fatte venerdì sera, ed hanno voluto esporre alle centinaia di persone presenti anche idee progettuali per il futuro. A cominciare dalla creazione dell’aera Pip, oltre alla possibilità di investire nel settore agricolo.

Un settore “che può dare tante opportunità di lavoro, a tanti giovani del nostro territorio” dice Francesco Luongo che in merito ha aggiunto: “L’agricoltura per troppo tempo è stata bistratta, ora va rilanciata perché ha grandi potenzialità, soprattutto se fatta utilizzando le più moderne tecnologie, sia in fatto di tecniche di coltivazione che come macchinari”.

Il lavoro è il punto fondamentale del programma di Luongo, che ha ribadito anche ieri sera la volontà di creare “cooperative sociali, a cui affidare lavori di manutenzione cittadina, per dare un sostegno ai tanti padri di famiglia che hanno perso il lavoro e si trovano in difficoltà”.

L’incontro di via Pietro Rosano, è stato anche il momento per guadare avanti, perché la squadra “è vincente e lo dimostrano le tante persone che ogni giorno ci sostengono” dice Luongo che fa una panoramica anche sulla questione dei pannelli fotovoltaici montati sui tetti del Comune dalla ditta Napoletana, Star Energy: “Una ditta che guadagna oltre 100mila euro all’anno grazie a quei pannelli e che all’Ente vuole lasciare solo una mancia di appena 300 euro al mese, senza nemmeno fornire la corrente elettrica. Prometto – conclude Luongo – che darò tutto me stesso affinché queste condizioni cambino”.

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