Orta (Alternativa) fissa la priorità: “Assistenza ai bambini”

di Redazione

Giovanni OrtaCasal di Principe. «L’assistenza ai bambini deve diventare una priorità nell’agenda politica di Casal di Principe. Ho deciso di candidarmi per diventare punto di riferimento di quelle famiglie che hanno delle difficoltà con i loro figli e che, troppo spesso, sono state letteralmente abbandonate dalle istituzioni».

Giovanni Orta, ufficiale dell’esercito, candidato al consiglio comunale con l’Alternativa a sostegno di Francesco De Angelis, ha le idee chiare sul suo impegno in politica. Padre di Stefano, un bambino affetto da leucemia, Giovanni Orta vuole che i disagi che è stato costretto a patire con il figlio diventino un lontano ricordo a Casal di Principe.

«C’è bisogno di costruire un settore politiche sociali che conosca le problematiche delle singole famiglie, che sappia interfacciarsi con gli altri enti come l’Asl, che sia in grado di intervenire in tempi rapidi e che sappia dare delle risposte immediate alle famiglie – ha spiegato Orta – bisogna evitare che altri bimbi possano correre i rischi a cui è stato esposto il mio Stefano quando ho chiesto, senza successo, che venisse bonificata un’area in via Giovanni XXIII ostello di ratti e insetti, pericolosa per la salute di mio figlio».

Il candidato al consiglio comunale, spiega come la sua idea, che è stata subito fatta propria dal sindaco De Angelis, è quella di creare delle figure che fungano da supporto alle famiglie in tutto e per tutto. «Nel mio caso, non mi sono mai dato per vinto per la salute di mio figlio. Ho messo in campo tutta la mia determinazione per cercare di non creare scompensi a Stefano. Ho smosso mari a monti per lui. Sono arrivato anche a Papa Francesco, tanto è vero che il Vaticano mi ha spedito una lettera con la quale mi ha concesso un assegno di trecento euro per aiutare mio figlio. Se da un lato è stato bellissimo ottenere il sostegno della chiesa, dall’altro, è tremendo per me pensare che, se nella mia stessa situazione si trovasse una persona che non ha la mia stessa energia, il livello di assistenza al figlio sarebbe profondamente differente… – ha spiegato – questa cosa non è possibile. Un Paese che si definisce civile, deve garantire a tutti gli stessi diritti. Anzi, deve fare uno sforzo maggiore per permettere alle famiglie svantaggiate di non rimanere indietro. Io sono convinto che questa cosa si possa fare anche a Casal di Principe. Con Francesco De Angelis e tutta la squadra che lo sostiene, abbiamo messo a punto un piano di intervento mirato, concreto ed immediato in grado di dare risposte rapide a tutti i cittadini nel brevissimo periodo. Finalmente a Casal di Principe, l’alternativa c’è: basta sceglierla».

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