Petrarca (Uniti per Cambiare): “Noi per politica dei fatti”

di Redazione

 Carinaro. Domenica scorsa, durante il comizio del 18 maggio della lista numero 2 ‘Uniti per Cambiare – Barbato Sindaco’, tenutosi in piazza Trieste, il candidato Massimo Emiliano Petrarca, giovane Imprenditore edile, ha focalizzato il suo intervento sulla riqualificazione urbana ed ambientale.

“Carinaro è la Svizzera dell’agro aversano, soprattutto per quanto riguarda la situazione del settore rifiuti. Infatti, dalle statistiche elaborate dalla regione Campania, il nostro paese si attesa intorno al 60% della raccolta differenziata, a testimonianza della già viva responsabilità dei cittadini; ciò non toglie tuttavia che il dato possa essere migliorato, sensibilizzando le persone, incentivando alla raccolta differenziata con delle iniziative a cui dare origine in seno alle scuole, da quei piccoli cittadini che saranno i protagonisti del prossimo futuro. Altro punto che mi sta a cuore – riferisce il candidato – riguarda la riqualificazione della Villa Comunale, costruita durante l’amministrazione Comparone, grazie allo sforzo degli Lsu, capeggiati dall’attuale consigliere di maggioranza Pasquale Petrarca, mio padre. Posso ammetterlo con vanto, non per il vincolo di parentela, bensì per il fatto che è stato uno dei pochi che ha lavorato per Carinaro”.

Petrarca apre poi una parentesi, rivolgendosi alla lista rivale, riguardo la querelle aperta da Dell’Aprovitola: “Ha affermato che della nostra lista a parte Giuseppe Barbato non ha ancora capito chi c’è. Io spero si riferisse ad un nostro trascorso politico e non al nostro essere Carinaresi. Gente come me, come il dottor Buonanno, come Alfonso Turco, tutti apparteniamo a Carinaro. La stessa dottoressa Attademo che appartiene all’area politica del Pd. Non la biasimo poiché lei non è di Carinaro, non frequenta questo paese e alcune cose non può saperle”. Riprendendo poi il discorso sulla tematica del “fare”, il candidato ha tenuto a sottolineare di quanto siano state importanti in passato tutti gli interventi realizzati dagli Lsu.

Chiusura, infine, con un’altra frecciata nei confronti degli avversari: “Vorrei inoltre puntualizzare il fatto che ci è stato chiesto di mantenere alto il livello civile del confronto elettorale, tuttavia vorrei sapere qual è il metro di misura per un buon dibattito politico. Se ciò significa farcire i discorsi con mielosa retorica, questa non è la politica che ci appartiene. La nostra politica non è fatta di lunghi di scorci per aggirare il problema, bensì di interventi mirati, che prendono il punto della questione. Questa è la politica che ci appartiene. Noi siamo fieri di questa politica del basso al fianco del dottor Barbato e consiglio agli altri di scendere giù con noi per prendere consapevolezza dei veri problemi della città. Scendete dal piedistallo – conclude -, scendete fra la gente ad ascoltare le esigenze e lo spirito Carinarese”.

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