Caso Lsu, il dirigente: “Sono sempre stato disponibile a firmare il contratto”

di Redazione

 Carinaro. “Ero disponibile alla firma del contratto già dallo scorso 3 aprile”. Lo chiarisce il dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo di Carinaro, professor Ernesto Natale, all’indomani dell’accordo siglato tra scuola e ditta per il prosieguo dei servizi di pulizia da parte delle ex Lsu.

Le stesse che, lunedì mattina, si erano incatenate per protesta ai cancelli dell’istituto. Il dirigente non ci sta a passare come colui che voleva impedire loro di lavorare e continuare a percepire lo stipendio.

“La comunicazione del Ministero dell’Istruzione – scrive il professor Natale in una nota inviataci in redazione – è pervenuta a questa istituzione scolastica solo il 2 aprile scorso. A riprova di quanto affermo faccio riferimento alla prima convocazione che il sottoscritto ha fatto pervenire al Consorzio, a seguito di un accordo telefonico di venerdì 4 aprile formalizzato e trasmesso lunedì 7 aprile. Fino al 14 maggio è intervenuta numerosa corrispondenza verso Ciclat alla quale, da parte dello stesso consorzio, non è pervenuta risposta. Di ciò è possibile prendere visione dagli atti pubblici”.

“E’ vero – sottolinea Natale – che il sindaco Mario Masi si è proposto per un intervento di mediazione e, a tal proposito, il 13 maggio si è tenuto un incontro nella casa comunale, alla presenza delle lavoratrici, con i rappresentanti sindacali della Filcams Cgil, i quali si sono adoperati per l’incontro tenutosi il giorno successivo. Gli stessi, telefonicamente, avevano concordato la decorrenza del contratto da sottoscrivere come si evince dal verbale della seduta, anch’esso atto pubblico visionabile”.

Poi il dirigente fa sapere, “per dovere di verità”, che “il giorno 14 chi non ha voluto firmare il contratto, mio malgrado, è d’obbligo precisarlo, è stato il rappresentante del Consorzio, così come si può evincere dal verbale anch’esso disponibile presso questa istituzione scolastica”.

Infine, il professor Natale respinge le accuse rivoltegli, in una videointervista rilasciata a Pupia, dalla signora Renata Santoro: “Comprendo lo stato d’animo delle lavoratrici, – afferma il dirigente – alle quali rinnovo la solidarietà già espressa. Tuttavia, lasciarsi andare a certe affermazioni può configurare ipotesi di reato penalmente rilevante per lesione della figura istituzionale del dirigente scolastico, pubblico ufficiale nell’esercizio delle sue funzioni”.

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