Tav, Erri De Luca: “Se mi condannano niente appello, vado in prigione”

di Redazione

 Napoli. “Se mi condannano per istigazione alla violenza non farò ricorso in appello. Se dovrò farmi la galera per avere espresso una opinione, allora la farò”.

Lo fa sapere lo scrittore Erri De Luca in vista dell’udienza premilinare, il 5 giugno, a Torino, che lo vede imputatoperistigazione al sabotaggio in merito alla questione Tav.

Su Facebook e sugli altro social è partita la mobilitazione per sostenere la battaglia dello scrittore. Nel gruppo di sostegno su Fb c’è un appello: “In tutte le regioni d’Italia il 4 giugno, associazioni, librerie, auditorium, teatri, sosterranno Erri De Luca organizzando eventi e letture. Segnalate in questa bacheca gli indirizzi in cui si terranno tali pacifiche e poetiche manifestazioni di solidarietà, in maniera da consentirne la partecipazione al massimo numero di persone”.

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