Giustizia lenta, i commercialisti chiedono l’intervento di Orlando

di Nicola Rosselli

 Aversa. “In Italia abbiamo quasi 6 milioni di giudizi civili pendenti e circa700mila contenziosi tributari in essere, per un controvalore di 40 miliardi di euro.

Con unfardello simile nessuna organizzazione della giustizia può funzionare perfettamente. Chiediamo al Guardasigilli Andrea Orlando di allargarealla nostra professione il novero di soggetti cui delegare la gestione e la definizione stragiudiziale delle controversie in corso”.

Ad affermarlo, quasi a voler riassumere il senso del Congresso Nazionale di Uni.Co. (Unione Italiana Commercialisti), con tema ‘Commercialisti e giustizia’, tenutosi nella giornata di ieri ad Aversa, il presidente della stessa associazione Domenico Posca. Una sede, quella della città normanna, scelta non a caso dagli organizzatori del convegno che hanno, nella prima parte, tracciato un primo bilancio della riorganizzazione degli uffici giudiziari avviata nel settembre del 2013, proprio nel comune sede del più importante tribunale, in termini di dimensioni, nato ex novo dal riordino della geografia giudiziaria.

Prima di Posca, un’altra voce autorevole aveva spezzato una lancia a favore della presenza più massiccia dei commercialisti nell’amministrazione della giustizia, il Procuratore nazionale antimafiaFranco Roberti che aveva affermato: “Magistrati e commercialisti affrontino insieme le problematiche dellagiustizia italiana. I professionisti economici hanno sempre avuto un ruolo importante nell’amministrazione giudiziaria, affiancando i giudici nelle attività di gestione dei beni confiscati alle mafie”.

Sulla stessa scia anche l’intervento della presidente del locale tribunale di Napoli Nord Elisabetta Garzo che ha ricordato come già oggi i commercialisti diano il proprio apporto quali consulenti tecnici del giudice o di parte nelle cause civili, curatori fallimentari e commissari giudiziali nelle procedure concorsuali, amministratori giudiziari di beni e aziende in sede civile e penale, delegati alla vendita nelle procedure esecutive immobiliari e di mediatori.

Nella splendida cornice dell’Aula Magna del seminario vescovile di Aversa, in piazza Normanna, dove a fare gli onori di casa è stato l’aversano ex presidente dell’ordine dei commercialisti casertani Francesco Matacena, i lavori si sono dei rapporti con gli uffici giudiziari e dell’assicurazione dei succeduti per l’intera giornata. Partendo dall’esame dei dati riguardanti gli incarichi giudiziari dei commercialisti, in una sala gremita, si è discusso delle loro responsabilità, dei motivi che ancora oggi impediscono il patrocinio tributario in Cassazione, dell’efficacia deflattiva delle procedure di mediazione obbligatoria, degli ausili telematici nella gestione dei rapporti con gli uffici giudiziari e dell’assicurazione del rischio professionale negli incarichi giudiziari. In pratica il percorso compiuto dalle sei sessioni che si sono succedute sino alla tavola rotonda che ha visto la presenza dei presidenti dei sindacati ed esponenti di categoria.

Al termine, la sintesi delle singole sessioni coordinata dal vice direttore del Tg1, il napoletano Gennaro Sangiuliano. A margine del convegno, che ha fatto registrare la presenza di professionisti al di là delle previsioni, tanto che la sala si è rivelata insufficiente a contenerli, la presenza di diversi conciliaboli di commercialisti in vista delle oramai imminenti elezioni degli organismi del nuovo ordine dei commercialisti di Aversa – Napoli Nord in programma per il prossimo 20 giugno, mentre sino al 30 maggio sarà possibile presentare eventuali candidature.

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