Cella: “Altro che stampella, sarò il prossimo sindaco…”

di Antonio Arduino

 Aversa. “Lo ripeto una volta per tutte, non sarò mai la stampella di questa maggioranza”. Comincia così una dichiarazione infuocata del consigliere di centrosinistra Salvino Cella, candidato sindaco due anni fa in contrapposizione con l’esponente del cartello di centrodestra Giuseppe Sagliocco, …

… che intende smentire le voci circolate dopo la foto, pubblicata su Pupia, che ritrae il sindaco mentre esce dal Caf che Cella gestisce insieme al collega di schieramento Salvatore Candida, ossia i due i consiglieri di opposizione che hanno consentito, insieme al vendoliano Pandolfi, il mantenimento del numero legale e, quindi, lo svolgimento del Consiglio comunale di mercoledì mattina.

“E’ vero che Sagliocco è stato presso il mio ufficio ed è vero che abbiamo parlato di politica, nel senso più ampio della parola, ma è anche vero che non c’è stato alcun accordo. Ipotizzare che io e Candida possiamo essere la ‘stampella della maggioranza’ è fantapolitica”.

“Sicuramente – afferma Cella – potrei fare da stampella a degli anziani bisognosi ma non sarò la stampella di Sagliocco e della sua maggioranza. Semmai è la sua maggioranza che potrà farmi da stampella alle prossime elezioni amministrative per le quali siamo sollecitati da tantissimi cittadini a scendere in campo. Cittadini che, dopo due anni di disamministrazione, sono stanchi dell’attuale gestione della città”.

“Per noi – incalza Cella – si può andare anche subito al voto. Siamo pronti a guidare Aversa perché il prossimo sindaco della città sarà Salvino Cella e la dimostrazione di quanto questa ipotesi sia concreta viene proprio dalla diffusione di una fotografia scattata da qualcuno che punta a screditare il sottoscritto nei confronti degli elettori di sinistra”.

“Elettori – continua l’esponente dell’opposizione – stanchi di vedere una sinistra inefficiente ed assente. Capace, in particolare con il Pd, solo di produrre sterili interrogazioni, finalizzate ad ottenere un momento di visibilità sui media per mero interesse personale e non per difendere diritti dei cittadini”. “Alla lunga gli elettori hanno capito – sottolinea Cella – chi si adopera per l’interesse della collettività senza preoccuparsi di apparire ma solo allo scopo di fare”.

“E – aggiunge – lo ha capito anche il Pd nei suoi diversi livelli che, pur di annullare politicamente Cella, preferisce escluderlo dalle battaglie elettorali avviate dal partito, sia come candidato sia come sostenitore di candidati”. “Infatti, dopo aver perso le elezioni provinciali per non aver voluto candidarmi, obbligandomi ad accettare la candidatura con l’Italia dei valori, il Pd – ricorda Cella – ha voluto suicidarsi di nuovo non chiedendomi alcun tipo di sostegno per l’elezione al parlamento europeo del candidato locale Nicola Caputo al quale auguro, comunque, di ben figurare”.

“Per quanto mi riguarda, ripeto, sono pronto a fare da stampella ad anziani bisognosi ma non a questa amministrazione che ha fatto il suo tempo. Ora è il momento di andare avanti, i cittadini ci chiedono un cambiamento di rotta e noi siamo pronti”, conclude.

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