Tumori, il sindaco Di Muro chiede spiegazioni all’Asl

di Redazione

 Santa Maria Cv. “Già alcune settimane fa, nel corso di una riunione dell’assemblea dei sindaci dell’Asl Caserta, ho chiesto spiegazioni (e risulta a verbale) a proposito della ricerca diffusa dalla stampa e condotta dalla Fondazione Pascale sull’incidenza dei tumori nel territorio campano negli anni dal 2000 al 2008”.

Lo afferma il sindaco Biagio Di Muro, che spiega: “Sul punto, la stessa dirigenza dell’azienda sanitaria ha affermato che la ricerca in questione non sarebbe statisticamente significativa, come del resto ha lasciato intendere lo stesso direttore generale del “Pascale”.

Certamente, viene segnalato un dato significativo e non trascurabile, del quale dobbiamo tenere conto. Ma quello che serve realmente (anche per definire le connessioni tra alterazioni biomolecolari, esposizione a sostanze tossiche e stili di vita nelle singole patologie) è un vero Registro dei Tumori, sollecitato all’Asl dai sindaci ma soprattutto dalla Procura della Repubblica, il cui impulso ha di fatto dato avvio alla definizione della banca dati che, entro la fine dell’anno, dovrebbe essere pronta e dovrebbe costituire la base di partenza per qualsiasi valutazione dei rischi tumorali sul territorio”.

Su sollecitazione dello stesso Di Muro, inoltre, subito dopo le festività pasquali l’Asl invierà a Santa Maria Capua Vetere il massimo esperto a sua disposizione (il dottor D’Argenzio) per un’iniziativa informativa in città. “Per quanto riguarda l’amministrazione comunale – conclude Di Muro – mi preme ricordare le due campagne di sensibilizzazione e prevenzione dei tumori al colon-retto e al seno nelle giovani donne promosse a Santa Maria Capua Vetere. Né possiamo dimenticare la costante attenzione per impedire la realizzazione di altri impianti per la gestione dei rifiuti sul nostro territorio, così come il monitoraggio continuo sul buon funzionamento delle strutture esistenti (e non certo volute da noi). L’attenzione al tema della salute pubblica, infine, è confermato dalla costituzione di un tavolo permanente con Arpac, Asl e altre autorità per tenere sotto controllo i dati ambientali, nonché dalla recente nascita dell’osservatorio su rifiuti zero”.

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