Riforme, Renzi: “O così, o vado a casa”

di Mena Grimaldi

 Roma. Il premier Matteo Renzi durante un faccia a faccia con i senatori del Pd lancia il suo avviso. Il motivo della discordia l’eleggibilità dei membri del nuovo Senato.

“Non accetto che qualcuno chiami autoritario chi non la pensa come lui. Noi faremo tutti gli sforzi per trovare un punto comune e se non si trova io sono pronto a fare un passo indietro. A tutti i costi io non ci sto: o così o vado a casa”, ha detto.

Una mediazione, però, potrebbe essere trovata ed è stata annunciata dal sottosegretario alla Presidenza Graziano Delrio.

“Si sta discutendo su come vengono eletti isenatori e noi rimaniamo convinti che eleggerli dentrol’elezione dei sindaci e dei consiglieri regionali evitisovrapposizioni e ripetizioni”, dice a Radioanch’io, l’uomo più vicino a Renzi.

“Tenere dentro Forza Italia è doveroso, vuol dire agli italiani che non ci stiamo scrivendo le regole da soli”, dice Renzi ai suoi.

“Berlusconi ha ribadito il sostegno alle riforme e noi siamo abituati a rispettare i patti. Cambiare le regole con una maggioranza che includa l’opposizione è un plusvalore che va preservato” dice il ministro Boschi, in un’intervista al Corriere della sera.

Le divisioni interne al Pdsembrano ricomporsi come confermano anche le parole del senatore bersanianoFrancesco Russo. “Le posizioni si sono avvicinate: si va verso un senato con competenze importanti, un senato delle autonomie”.

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