Renzi a Londra da Cameron: “Su riforme dobbiamo correre”

di Redazione

 Londra. “E’ importante che sia l’Italia a iniziare con le riforme”, “in questi tre anni abbiamo perso troppa strada e ora dobbiamo rimetterci a correre”, insieme ai partner europei sulla strada della crescita e dell’occupazione.

Così il premier Matteo Renzi, da Londra, al termine del colloquio con il primo ministro britannico David Cameron.

“L’Italia deve fare la sua parte, se lo fa può, insieme ai partner storici, creare un Europa diversa” afferma inoltre il premier in conferenza stampa, per poi aggiungere “We want a better Europe not more Europe”, vogliamo un’Europa migliore non più Europa. “E’ impossibile lottare contro la burocrazia di Bruxelles, se non lottiamo con la nostra. E’ importante per noi cambiare la legge elettorale, il Senato la Costituzione” dice ancora Renzi.

Tra le riforme in cantiere per l’Italia, il premier cita quella del mercato del lavoro: “Il procedimento va avanti, tutte le mediazioni sono possibili nel dibattito parlamentare ma non si può cambiare l’impostazione di fondo”. “Oggi ci sono 2mila100 articoli nelle regole sul mondo del lavoro – spiega Renzi – è normale che si finisca di fronte al tribunale. Abbiamo in testa un codice del lavoro con 50-60 articoli che sia scritto anche in inglese in modo molto chiaro e che consenta tempi certi”. Una riforma che, per il premier, mira a “dare garanzia a chi non le ha avute e la possibilità alle imprese di investire in Italia”.

“Nelle ultime settimane – aggiunge Renzi – molti investitori stanno scommetendo sul futuro dell’Italia. L’Italia ha un percorso di stabilità davanti da qui al 2018, non è più un problema per l’Europa e le riforme danno il senso di un Paese che vuole investire sul futuro”.

“Sostengo l’impegno di Matteo per le misure ambiziose” che sta portando avanti in Italia per la ripresa ed il lavoro dice a sua volta il primo ministro Cameron in conferenza stampa.”Il mercato del lavoro deve essere attraente e flessibile” afferma ancora Cameron, secondo cui Renzi “ha la stessa nostra ambizione” e “per i paesi con grossi debiti non si può aumentare l’occupazione allargando la spesa pubblica”. Tra i due anche uno scambio di battute in vista della sifda tra Italia e Inghilterra ai prossimi mondiali di calcio.

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