Napolitano incontra Berlusconi. Grillo: “Vergognoso”

di Antonio Taglialatela

 Roma. Silvio Berlusconi è stato ricevuto, mercoledì sera, al Quirinale, dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per potergli illustrare le posizioni del suo partito nell’attuale momento politico.

Da quanto siapprende, i dueavrebbero parlato di riforme e legge elettorale. Un faccia a faccia a pochi giorni, il 10 aprile, dalla decisione del tribunale sugli arresti domiciliario i servizi sociali per l’ex premier. Berlusconiavrebbe rassicurato Napolitano della volontà di non far mancare il sostegno diForza Italiaalle riforme in discussione al Senato. Ma ha sottolineato le difficoltà del suo partito a sostenere un’intesa che da più parti si tende a stravolgere.

Mentre, in vista della decisione del tribunale, l’ex Cavaliere avrebbe chiesto garanzie al capo dello Stato (grazia o indulto) dal momento che sosterrebbe sì le riforme ma, allo stesso tempo, sarebbe il capo di un partito che non può né candidarsi né sostenerlo in campagna elettorale. Certo, il suo nome sarà nel simbolo di Fi ma senza la sua candidatura il partito potrebbe subire un netto calo di consensi.I sondaggi, infatti, danno Fi intorno al 15%, dietro il Movimento 5 Stelle. E l’eventualità di candidare la figlia Barbara, che ieri ha di nuovo glissato sull’argomento, sembra poco fattibile.

Intanto, proprio dal M5S, Beppe Grillo, sul suo blog, condanna Napolitano per aver incontrato Berlusconi. “Ieri un condannato in via definitiva ha chiesto e ottenuto di essere ricevuto dal presidente della Repubblica. Che messaggio viene dato al Paese?. Una cosa vergognosa per tutti gli italiani”, scriveGrillo, che prende spunto dagli arresti contro il gruppo di secessionisti veneti: “La secessione si annulla con una buona politica, non solo economica, altrimenti si colpiscono gli effetti trascurando le cause. Gli arresti in Veneto che li si condivida o meno, sottolineano in ogni caso la possibilità che parti dello Stato italiano non trovino più ragioni per farne parte”.

“Per evitare la secessione – continua Grillo – bisognerebbe dare dei motivi ai cittadini italiani per sentirsi orgogliosi di esserlo. Ieri un condannato in via definitiva ha chiesto e ottenuto di essere ricevuto dal presidente della Repubblica. Questo sarebbe possibile in Gran Bretagna, Germania o Francia, o anche in Italia con Pertini o Ciampi? La risposta è ovviamente no. Per combattere la secessione occorrono esempi istituzionali e leggi contro la corruzione, il conflitto di interessi, contro gli sprechi della politica (sempre intoccabili come il finanziamento pubblico ai partiti)”.

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