Clinica degli orrori: ergastolo per Brega Massone

di Redazione

 Milano. Ergastolo e arresto ancor prima di abbandonare l’aula. Arriva la condanna più pesante (con immediata traduzione in carcere) per Pier Paolo Brega Massone, l’ex primario della clinica Santa Rita di Milano.

Il suo aiuto Fabio Presicci è stato condannato a 30 anni mentre l’altro aiuto Marco Pansera, a cui sono state riconosciute le attenuanti generiche, a 26 anni e 2 mesi.

L’ex responsabile della Chirurgia toracica (condannato anche a tre anni di isolamento diurno) era imputato per quattro casi di omicidio volontario aggravato dalla crudeltà in relazione alle morti di altrettanti pazienti e rispondeva anche di una quarantina di casi di lesioni. Brega Massone, arrestato nel 2008, è stato già condannato in secondo grado a 15 anni e mezzo di carcere per truffa e per un’ottantina di casi di lesioni.

I pm avevano chiesto l’ergastolo anche per l’ex aiuto di Brega Massone, Fabio Presicci, che rispondeva di due omicidi, mentre hanno chiesto una condanna a 18 anni di carcere per Marco Pansera, imputato per un omicidio e che faceva sempre parte dell’equipe di Brega Massone. L’accusa, inoltre, aveva chiesto altre quattro condanne comprese tra un anno e due mesi e due anni di reclusione per altri imputati, tra cui due anestesisti. Per altri tre imputati invece, è stato chiesto il non doversi procedere per intervenuta prescrizione.

Il pm Grazia Pradella ha spiegato che l’ex primario della clinica non ha esitato “per soldi” a eseguire interventi inutili “con mutilazioni” nemmeno di fronte a dei “malati terminali”, dimostrando di non possedere “il senso dell’umana pietà”. Secondo il pm, Brega ha dimostrato una “indole malvagia” e “la sua coscienza non è la nostra di comuni cittadini e nemmeno quella di un medico”.

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