Camerun, due sacerdoti italiani rapiti da ribelli

di Antonio Taglialatela

 Vicenza. Un altro rapimento di religiosi italiani all’Estero, stavolta in Camerun, dove, nella notte tra venerdì e sabato, un commando armato ha sequestrato i sacerdoti don Giampaolo Marta di Thiene e donGianantonio Allegri di Schio, insieme ad una suora canadese.

Secondo una prima ricostruzione, intorno alle due di notte il gruppo avrebbe fatto irruzione, nella diocesi di Maroua, nel nord del Camerun, portando via i tre religiosi. Non si esclude che possa trattarsi di terroristi islamici di Boko Haram, attivi nel nord della Nigeria, che hanno sconfinato in Camerun. Gli stessi che, nel novembre scorso, sempre a Maroua, rapirono il prete francese Georges Vandenbeusch, liberandolo tre mesi dopo.

Marta e Allegri, appartenenti alla Diocesi di Vicenza, attiva a Maroua da oltre 25 anni, guidavano una delle due parrocchie della zona di Tchère. Il primo, originario di Schio, è in Camerun da oltre sei anni, mentre Allegri, di Thiene, vi era tornato lo scorso ottobre dopo averlo lasciato nel 2002 per rientrare e prendersi cura della madre malata.

Secondo una fonte, quello dei sequestratori potrebbe essere una ritorsione seguita al sequestro di un arsenale di armi da parte della polizia locale nei giorni scorsi. “Ve la faremo pagare”, avrebbero detto i ribelli.

Intanto, il ministero degli Esteri ha immediatamente attivato l’Unità di Crisi e l’ambasciata italiana a Yaoundè e chiesto il massimo riserbo per facilitarne il lavoro.

Papa Francesco, come riferisce la sala stampa vaticana, prega per i rapiti e formula auspici per una soluzione della vicenda.

Nella foto donGianantonio

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