“Hey Dio”, il singolo di Nek in radio dall’11 aprile

di Emma Zampella

NekCanta la rabbia, il disastro e una condizione sociale, politica e culturale disastrosa. Le risposte le ricerca nella fede, nella religione.

Ed è per questo che ha scelto di intitolare il suo ultimo singolo “Hey Dio”, una riflessione profonda e filosofica sulla contemporaneità. Un brano di un certo spessore per l’intero disco che Nek ha scelto di presentare al pubblico solo dopo altri due successi, “Congiunzione astrale” e “La metà di niente”, entrambi tratti da “Filippo Neviani”.

In questo album, il cantautore ha messo molto di se stesso, molto di quel Filippo che cerca di tener fuori dalla sua carriera musicale. Nello specifico del singolo in rotazione radiofonica dall’11 aprile, il cantante racconta come, quotidianamente, ognuno di noi abbia il bisogno, la necessità e l’esigenza di trovare delle risposte alla negatività contemporanea che contraddistingue il nostro tempo. Nek parla della morte degli ideali e dei valori, dove ormai l’unica filosofia di vita è quella dell’occhio per occhio dente per dente, il famoso detto latino “mors tua vita mea” è alla base delle interazioni sociali e culturali del nostro secolo.

Vuole promuovere, di contro, l’amore e la condivisione con il prossimo, cercando di far comprendere che, da soli, non bastiamo, mentre insieme siamo migliori. “Io, da credente, mi sono rivolto semplicemente a mio padre: per me Dio è un genitore al quale chiedi consigli e conforto. Il brano rappresenta uno sfogo, è una spinta alla riflessione. Ci si fa delle domande: se ci volessimo tutti più bene, il mondo andrebbe in modo diverso”, ha raccontato ancora il cantante.

Il brano, come già detto, è stato estrapolato dall’ultimo album del cantautore dal titolo “Filippo Neviani”, nato a cavallo tra la nascita di sua figlia e la scomparsa del padre, al quale Nek ha dedicato l’intero album. Tutte e 10 le tracce presenti in questo lavoro sono state scritte dal cantautore, mentre l’album è stato prodotto da Nek con AlfredoCerruti e Dado Parisini. L’album ha visto una pubblicazione anche fuori dall’Italia, nello specifico in Svizzera, Austria, Germania, Polonia, Slovenia, Turchia e prossimamente arriverà anche in Spagna e America Latina per la stagione estiva.

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