Cina, continua sciopero operai dei grandi marchi

di Stefania Arpaia

 Pechino. Prosegue una delle più grandi proteste mai avvenute in Cina.

È dalla scorsa domenica che migliaia di lavoratori sono scesi in strada per chiedere migliori condizioni di lavoro e migliori assicurazioni sociali. Dopo gli operai di Dongguan, nella provincia di Guangdong, anche quelli di Ji’an, nella provincia di Jiangxi, hanno fatto sentire la propria voce.

Uno sciopero che ha bloccato il colosso taiwanese delle calzature Yue Yuen, che produce scarpe e parti di scarpe dei marchi più diffusi al mondo: Nike, Adidas, Reebok e tanti altri. Sarebbero circa 2mila gli operai che solo nello Ji’an avrebbero aderito alla protesta, dove secondo i media locali, vi sarebbero stati diversi scontri con le forze dell’ordine e alcuni operai sarebbero stati arrestati.

L’azienda di calzature, appartenente al gruppo Pou Chen che in Cina ha 200mila dipendenti, non avrebbe pagato sicurezza sociale e contributi per la casa per oltre 70mila operai, accumulando un miliardo di debiti. Oltre agli arretrati, i lavoratori chiedono aumenti salariali e maggiore sicurezza sul lavoro.

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