Sequestro cuccioli su A13, il titolare del centro si difende: “Tutto in regola”

di Nicola Rosselli

 Aversa. Ad attendere l’arrivo dei 220 cuccioli sequestrati a Bologna nella giornata di ieri era il “World Pet Center” di Aversa, nella cui sede di via Cappuccini, località Sant’Antonio, il 2 febbraio scorso, a causa di un incendio doloso sul quale ancora indagano i carabinieri della locale stazione, morirono 25 cuccioli.

Il titolare del centro, Biagio Orefici, dà la propria versione di quanto accaduto. “Siamo stati trattati come malviventi. Senza alcuna motivazione – ha dichiarato Orefici – ci sono stati sequestrati questi cuccioli che erano già nostri (per cui non li abbiamo comprati) perché l’allevamento in Ungheria è nostro e gli animali in questione sono in regola con la normativa e con la documentazione prevista. Parlare di guadagni cinque volte superiori ai costi nel nostro settore è assolutamente privo di ogni fondamento”.

“Noi eravamo lì al casello ad aspettarli. – ha detto da parte sua il vice dirigente della sezione stradale di Bologna, Fabio Polichetti – Alcuni volontari animalisti ci avevano segnalato l’eventuale possibilità dei loro traffici. Dovevano per forza passare da lì e non ci siamo mossi un attimo”.

I cuccioli sono stati sequestrati e affidati alle cure dell’Ente Tutela Animali, mentre i tre uomini a bordo del furgone sono stati denunziati per maltrattamento di animali. Per la cronaca, come riporta Il Resto del Carlino di oggi, due di essi hanno trovato immediatamente casa.

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