Mensa scolastica, Sagliocco: “Colpa mia? Mistificata la realtà”

di Redazione

Giuseppe SaglioccoAversa. “Mi corre l’obbligo di intervenire in merito alle problematiche che hanno portato alla sospensione del servizio di refezione scolastica. Tema che è stato descritto, da alcuni organi di stampa, in modo da creare idee distorte”.

Queste le parole del sindaco di Aversa, Giuseppe Sagliocco, in seguito alla sospensione, da parte della Gemeaz, del servizio di mensa nelle scuole cittadine. “Lo scorso 28 marzo – spiega il primo cittadino – è stato deliberato un atto di indirizzo al dirigente dott.ssa Gemma Accardo, con il quale i componenti della giunta, all’unanimità, hanno demandato il dirigente stesso a garantire la prosecuzione del servizio di refezione scolastica sia per la scuola dell’infanzia che per la scuola primaria per i mesi di aprile, maggio e giugno”.

Ma la questione relativa alla refezione scolastica, parte da lontano. Con determinazione dirigenziale numero 299 del 28 dicembre 2012 si procedeva ad indire apposita gara per l’affidamento del servizio di mensa scolastica e che la procedura di per l’affidamento “ex novo” della refezione è stata curata dalla Sua (Stazione unica appaltante) ha registrato ritardi stigmatizzati più volte dall’amministrazione comunale la quale, con deliberazione di giunta autorizzava il dirigente ad avvalersi della facoltà di concedere la proroga all’ultimo affidatario del servizio, dalla data del 4 novembre 2013 e fino alla sottoscrizione del nuovo contratto con l’aggiudicatario della procedura di gara e comunque non oltre il 31 marzo 2014. La gara in itinere è stata vinta dalla Gemeaz, stessa ditta che sta operando in prorogatio, con un prezzo migliorativo per l’Ente”.

“E così – continua Sagliocco – l’amministrazione comunale ha deliberato di “garantire la prosecuzione del servizio di refezione scolastica sia per la scuola dell’infanzia che per la scuola primaria per i mesi di aprile, maggio e giugno solo nell’ipotesi di applicazione dei patti e condizioni offerti in sede di gara, impegnando anche la somma di 180mila euro, relativo a circa tre mesi di attività di gestione”.

La ditta, quindi, ha rinunciato ad effettuare il servizio negli ultimi tre mesi dell’anno scolastico. “Appare assolutamente sconveniente – sottolinea il sindaco – rappresentare fatti e circostanze in ordine diverso dalla realtà, ovvero che anche in questa fase sarebbe stata la mia volontà a portare l’interruzione di quello che riteniamo un servizio essenziale per la comunità”.

“Un tentativo maldestro e mal riuscito – incalza il primo cittadino – come non è riuscito, in quest’anno e mezzo di amministrazione comunale, nonostante la buona volontà di alcuni comunicatori che hanno provato a costruire, con metodo, un corto circuito tra me ed i cittadini. Con questo sistema, però, sono proprio i cittadini ad essere sottovalutati. Cittadini che hanno più consapevolezza di quanto passano immaginare coloro i quali come attività sono comunicatori, sì, ma deviati dalla disinformazione. Biasimo l’accanimento con il quale si persegue questo tipo di obiettivo che prescinde dalle ragioni deontologiche della libertà di informazione e va a colpire i cittadini che però, sono capaci di distinguere il grano dall’oro”.

“Tanto si doveva – conclude Sagliocco – per ragioni di verità, limpidezza e chiarezza di informazione nei confronti della città e come risposta ad un quidam de populi ribadendo che l’intento di questa amministrazione comunale è la salvaguardia dei diritti fondamentali dei cittadini”.

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